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Cronaca

Pisa e Cascina si candidano per il Raduno Nazionale degli Alpini: "Indotto da 50 milioni di euro"

I sindaci Conti e Ceccardi hanno dato la disponibilità per il 2021 ed il 2022. L'evento muove 500mila persone e non si è mai tenuto in provincia

Cascina e Pisa si candidano ad ospitare l’adunata nazionale degli Alpini del 2021. I sindaci Susanna Ceccardi e Michele Conti hanno inviato all'Associazione Nazionale Alpini la propria disponibilità ad ospitare l'evento nelle due città. Nei mesi scorsi il vicesindaco di Cascina Dario Rollo, già promotore dell’evento 'La Befana dei Paracadutisti della Folgore' che si tiene da due anni il giorno dell’Epifania nel centro cascinese, avanzò l'idea di candidare le due realtà territoriali per ospitare il raduno, soprattutto quando Firenze decise di ritirare la propria candidatura per il 2020.

In tutte le edizioni organizzate nei cento anni di vita dell’Associazione Nazionale, l'evento non è mai stato realizzato sul territorio pisano. I sindaci Conti e Ceccardi si dicono pronti ad accogliere gli Alpini. "Metteremo subito in piedi un comitato promotore - spiegano - composto oltre che dai due Comuni anche da tutte le associazioni di categoria, associazioni di promozione del territorio e altri soggetti pubblici e privati. Anche la Provincia di Pisa e la Regione Toscana, siamo sicuri, faranno la propria parte. Una componente territoriale che dovrà essere a disposizione dell'Associazione Nazionale Alpini nel percorso organizzativo".

Pisa e Cascina si candidano in forza della sua predisposizione logistica. L'evento ha inoltre grande potenziale economico: "Le nostre città - continuano i sindaci - sono strutturate perché si avvalgono di un territorio capace a fare sistema. Sono facilmente raggiungibili in aereo, nave e auto. Il raduno nazionale alpini muove circa mezzo milione di persone in un solo fine settimana. Le strutture ricettive, gli alberghi e gli agriturismi, gli esercizi commerciali, l’artigianato, la piccola e grande impresa, il commercio al dettaglio, specialmente nell'ambito agroalimentare, avranno un’importante occasione di business e di promozione delle proprie realtà imprenditoriali".

Il vicesindaco cascinese Rollo e diversi consiglieri comunali della maggioranza sostengono l'iniziativa, "una grande occasione per tutti", sia per i valori che gli Alpini rappresentano, che per l'indotto. "In città simili a Pisa - continuano - il giro di affari è stato pari a circa 50 milioni di euro nella sola provincia di svolgimento dell'evento. Ci terremmo molto perché il 2021 è un anno importante per la sezione locale degli Alpini che festeggerà i 90 anni di attività e perché è stata l'ultima Sezione d'Italia ad annoverare fra i suoi iscritti un Socio Fondatore (alpino Rinaldo Rainaldi) che nel 1919 firmò a Milano l'atto costitutivo dell'Associazione Nazionale Alpini e che è 'andato avanti' nel 1997 con l'amarezza di non aver mai potuto vedere la sua città sede di una Adunata Nazionale".

Nella lettera inviata 'a doppia firma' si è espressa la propria disponibilità anche per l'anno 2022, nel caso in cui la candidatura non venga accolta per il 2021. In caso di accettazione in una delle due annualità proposte saranno avviate le azioni necessarie per l'ospitalità dell'evento e saranno individuati gli strumenti più opportuni per una condivisione organizzativa degli enti territoriali coinvolti e il coinvolgimento di soggetti terzi in qualità di sponsor.

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