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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Via Lucchese

Rapine in villa: in manette due giovani, "già famosi"

I due arrestati appartengono alla famiglia nomade al centro di numerosi furti d'oro e coinvolta nel caso della "sposa bambina": in un tentativo di rapina il proprietario dell'abitazione era stato ferito con un cacciavite

Si sono resi responsabili di due tentate rapine, per questo sono stati arrestati dai Carabinieri del Nucleo Operativo di Pisa che, dopo un lungo lavoro di indagine, sono riusciti a risalire ai colpevoli. Si tratta di due uomini, già balzati agli onori delle cronache per i ripetuti sequestri di ingenti quantitativi di oro provento di furti e rapine commessi in Toscana e per il caso della “sposa bambina”. Appartengono infatti proprio alla famiglia coinvolta in questi avvenimenti.

Nella prima operazione è stato tratto in arresto A.Z., 30 anni, pluripregiudicato. Il giovane kosovaro si era introdotto in una villa in Via Cava di Sotto a Calci, forzando una finestra. Il sopraggiungere del proprietario aveva disturbato il suo "lavoro" così era fuggito, imbattendosi però in un militare dell'Arma che per un attimo era riuscito a fermarlo. Poi però il 30enne si era liberato con violenza dalla presa e si era dileguato. Dopo un rocambolesco inseguimento, era stato raggiunto presso la Sala Bingo di Navacchio. Nel corso dell’operazione sono stati rinvenuti e sequestrati un cacciavite di grosse dimensioni, un paio di guanti, uno scaldacollo utilizzato per il travisamento ed una bicicletta, rubata dal malvivente per raggiungere la Sala Bingo. Sono in corso le ricerche per l’identificazione del proprietario della bicicletta (vedi foto)

Nella seconda operazione a finire in manette è stato N.C., tunisino 24enne, cognato di A.Z., che la sera dell'8 novembre 2011 si era introdotto in una villetta bifamiliare in Via Lucchese. Anche in questo caso il rientro del proprietario ha disturbato lo straniero, accompagnato da un minore 16enne, D.H. kosovaro e nipote di A.Z.
I due riescono a fuggire, non prima però di aver colpito ripetutamente ad un braccio con un cacciavite il proprietario dell'abitazione che, con una descrizione dettagliata, ha permesso ai Carabinieri di individuare e rintracciare gli individui che si erano introdotti in casa sua. Il minore è stato denunciato in stato di libertà alla Procura per Minorenni di Firenze.Foto bicicletta-2

Sono in corso accertamenti su altri eventi analoghi, verificatisi nelle stesse località e che presentano lo stesso “modus operandi”.

Recenti indagini sulla famiglia dei due arrestati hanno portato al sequestro di ingenti quantitativi d’oro, tra cui gli oltre 4 kg di preziosi rinvenuti presso il Podere Cincinnato di Pontedera, luogo di residenza di quella famiglia, nell’agosto del 2011, un’operazione che aveva portato in carcere lo stesso A.Z. e il fratello.
Un altro ingente quantitativo di preziosi era stato recuperato nella notte tra il 29 e 30 ottobre 2011, quando furono fermate, all'uscita Pontedera della superstrada Fi-Pi-Li, due autovetture, tra cui una Ford Galaxy, con targa tedesca, all’interno della quale erano occultati, in più plichi, avvolti da nastro da imballo, monili, orologi d’oro e pietre preziose, risultati poi essere provento di furto. In questa occasione vennero arrestate quattro persone, tra cui due donne: una di loro era la madre di A.Z.  

 

 

 

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