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Cronaca

Renzi a Pisa: serie di incontri per lanciare la contestazione

I quartieri popolari promuovono gli appuntamenti per informare e manifestare la contrarietà alle misure del Governo e preparare l'accoglienza per il premier annunciato a Pisa per il 29 aprile

Da quando è stata annunciata la visita a Pisa del Presidente del Consiglio Renzi per il trentennale della prima connessione ad internet italiana, sono iniziati i preparativi degli attivisti dei quartieri popolari per la sua accoglienza.

Il primo in ordine di tempo è l'assemblea pubblica convocata per oggi, 19 aprile, al Polo Porta Nuova alle 18.30. "La recente visita a Napoli di Renzi per il rilancio di Bagnoli, altra città della scienza, lo ha visto nascondersi oltre la polizia che, con una fitta coltre di lacrimogeni ha protetto il premier dalla rabbia di una partecipatissima e determinata manifestazione popolare. Pisa non sarà la passerella in cui riabilitare un'immagine pubblica compromessa da scandali ed effetti di politiche sociali devastanti".

Jobs Act, disoccupazione giovanile, case popolari, Banca Etruria. E poi riforma scolastica, università, trivellazioni in mare, Sblocca Italia. Tanti i motivi per i quali si chiede un'ampia mobilitazione: "Non siamo il palcoscenico per nessuno! Contestiamo Renzi a Pisa!".

Un tour per i quartieri è quello partito il 12 aprile da San Giusto e che vedrà toccare con le prossime tappe Cisanello (domani 20 aprile alle 16 in via Bargagna), Gagno (il 22 aprile, in San Jacopo) e il Cep (il 27 aprile, alle 16 in piazzale Donatello). Si tratta anche in questo caso di una iniziativa di lotta, comunicazione e organizzazione tra gli abitanti dei quartieri popolari della città verso il 29 aprile, giorno in cui a questo punto è certa la contestazione a Renzi.

"La vicenda di Sant'Ermete - recita un comunicato congiunto - con lo scandalo di 10 milioni di euro sottratti all'edilizia popolare per la costruzione di nuove case, l'aumento degli affitti privati, la privatizzazione del sociale, l'aumento generalizzato dei costi della vita. Il ricatto istituzionale della mancanza di risorse è il prezzo scaricato sugli strati proletari della città di scelte politiche e investimenti strategici che fanno gli interessi dei grossi imprenditori: il people mover per la Pisa turistica, il sistema-aeroporto, sono solo alcuni esempi".

Sul piatto anche il decreto Salva Banche, con cui "dal primo gennaio 2016, per ragioni di bilancio statale, gli istituti di credito in difficoltà saranno salvati non dall'intervento pubblico ma dai soldi dei correntisti, tramutati in azioni per ricapitalizzare la banca, risolvere la crisi e riconquistare la fiducia dei mercati. Per questo "domani alle 17, in occasione del tour di lotta a Cisanello, tra via Norvegia e via Bargagna, negli spazi davanti ai locali commerciali (fronte poste) si terrà un dibattito pubblico su 'Quartieri e Salva Banche' con ospiti alcuni membri del gruppo Vittime del Salva Banche che racconteranno le storie di tanti risparmiatori, artigiani, pensionati truffati da Banca Etruria. Cosa lega le istanze di lotta nei quartieri all'opposizione a un sistema bancario sempre più vorace? Quali le responsabilità di questo governo e i suoi legami con gli interessi del sistema bancario? Sono questi gli interrogativi ai quali si proverà a rispondere nel corso del dibattito".

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