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Cronaca

Contributi affitto, riaperto il bando: "Destra incapace di leggere i documenti"

La decisione dopo la sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittimo uno dei requisiti previsti. Nuova scadenza il 21 settembre. Auletta (Ucic-Prc-Possibile) all'attacco della maggioranza

Sono stati riaperti, fino a venerdì 21 settembre compreso, i termini per partecipare al bando sui contributi affitto 2018. La decisione è stata messa nero su bianco con una determina firmata mercoledì 12 settembre dal dirigente comunale Pietro Pescatore, dopo che una sentenza della Corte Costituzionale del luglio scorso (la 166/2018) ha dichiarato illegittimo l’articolo 11, comma 13, della legge n°431/98 secondo cui "i requisiti minimi necessari per beneficiare dei contributi integrativi [...] devono prevedere per gli immigrati il possesso del certificato storico di residenza da almeno dieci anni nel territorio nazionale ovvero da almeno cinque anni nella medesima Regione". Un articolo richiamato anche dal bando comunale, in cui il criterio della residenza figurava tra i requisiti per ottenere il contributo.

Da qui la decisione di riaprire la procedura "esclusivamente in favore dei soggetti che avrebbero potuto partecipare al bando qualora nello stesso non fosse stato presente e richiesto il requisito". Nella determina si sottolinea inoltre come sono comunque "state fatte salve le domande già presentate". Il precedente bando era scaduto il 22 giugno scorso.

"I tempi di riapertura del bando - fanno sapere dal Comune - sono forzatamente brevi considerando che alla Regione Toscana deve pervenire la successiva rendicontazione entro il 31 ottobre, scadenza da rispettare per non compromettere l’attribuzione del fondo regionale. La Regione Toscana ha stanziato, al momento, in favore del comune di Pisa, la somma di 183mila euro, riservandosi di integrarla successivamente secondo le risorse disponibili. Il Comune di Pisa eserciterà tutte le possibili azioni per sollecitare in tal senso l'ente regionale e si riserva di valutare la possibilità di integrare le risorse comunali a ciò destinate (264mila euro nel bilancio 2018) valutando le disponibilità di bilancio ed il numero di domande risultanti dalla graduatoria definitiva derivante dal bando comunale per l'anno 2018".

Auletta all'attacco

Una scelta, quella di riaprire il bando, che alimenta lo scontro politico, con il consigliere di Ucic-Prc-Possibile, Ciccio Auletta, che va all'attacco della maggioranza di centrodestra. "Martedì in Consiglio Comunale - afferma Auletta - avevamo presentato una mozione in cui si chiedeva proprio la riapertura di questo bando, alla luce della sentenza della Corte Costituzionale. Il buon senso e una minima conoscenza amministrativa avrebbero dovuto portare la maggioranza e il sindaco ad aver già disposto questo provvedimento che è un banale adeguamento alla normativa. Invece, sbandierando la demagogica propaganda del 'prima gli italiani', Conti e la Lega pisana hanno bocciato la nostra mozione". 

Nella giornata di ieri, però, la riapertura del bando da parte degli uffici. "Esattamente - attacca Auletta - quello che avevamo chiesto con la nostra mozione. Conti ha scoperto di non essere al di sopra della Corte Costituzionale". Una riapertura che dimostra due cose secondo il consigliere di Ucic-Prc-Possibile: "Da un lato come dall'opposizione, se si hanno idee e proposte, si possa essere incisivi e determinanti. Dall'altro come Conti e la sua maggioranza abbiano un'idea distorta di come si amministra una città, rischiando anche di esporre le casse comunali a veri rischi, viste le centinaia di ricorsi che sarebbero arrivati contro il Comune qualora il bando fosse rimasto tale e quale".

"Siamo davanti - conclude Auletta - ad una destra ideologica ed ottusa, incapace anche di leggere i documenti e le norme. Abbiamo dimostrato che avevamo ragione. Siamo però preoccupati perché la riapertura dei termini per la presentazione della domande è appena fino al 21 settembre e, senza una informazione adeguata, il rischio è che chi ha il diritto non sia messo in condizione di poterlo esercitare. Ci impegneremo anche su questo punto, contro una Lega che prova a 'rileggere' a proprio uso e consumo le norme e leggi vigenti".

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