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Cronaca Porta a Mare

Incile d'Arno: sarà riaperto grazie a 5 milioni di euro di investimento

E' stato firmato l'accordo tra la società OLT Offshore LNG Toscana, la Provincia e il Comune di Pisa. Dopo la conferenza dei servizi sarà indetta la gara d'appalto. I lavori dureranno circa due anni

È stato firmato, oggi, l’accordo tra la Società OLT Offshore LNG Toscana, la Provincia e il Comune di Pisa per la riapertura dell’Incile, il collegamento diretto via acqua fra il centro di Pisa e il Porto di Livorno. I lavori di realizzazione del progetto dureranno circa 24 mesi, per un costo complessivo pari a 4,8 milioni di euro.
Dopo l’esito della prossima conferenza dei servizi, verrà indetta la gara pubblica di appalto per scegliere la ditta che si occuperà della realizzazione del progetto. Da quel momento in poi si darà il via all’intervento.

L’azienda sarà scelta tra ditte esperte in lavori in mare e/o similari, nonché in opere stradali. Il totale di 4,8 milioni di euro non include i costi per la bonifica di terre, sedimenti ed acque del canale, da completare prima dell’inizio del progetto, stimati in circa 300mila euro. Per quest’ultima attività, che riveste un’importanza fondamentale per la preparazione del terreno su cui si interverrà successivamente, è prevista una gara d’appalto ad hoc.

L’area coinvolta dal progetto è la conca dell'Incile dell’Arno, lunga circa 330 metri, compresa fra la ripa del fiume (a nord) ed il Canale dei Navicelli (a sud), in località Porta a Mare a Pisa. La storica via d’acqua collega la città di Pisa con il porto industriale di Livorno. L’Incile dell’Arno, il tratto di canale ideato per collegare il Canale dei Navicelli al fiume Arno senza attraversare l’area urbanizzata della città, si dirama dai Navicelli, all'altezza della piega (verso est) dove ha inizio il settore interrato, e si sviluppa linearmente in direzione nord-sud, quasi ortogonalmente all’Arno. L’Incile oggi è largo 11.5 metri ed è delimitato, su ambo i lati, da diaframmi in cemento armato spessi 70 centimetri e lunghi 18 metri, 17 dei quali al di sotto del pelo libero dell’acqua.

OLT completerà il canale nel suo tratto finale di collegamento con il fiume Arno, con lo scopo primario di renderlo completamente funzionale. Per funzionalità si intende la possibilità di effettuare tutte le operazioni finalizzate alla navigabilità del Canale, in regime di autonomia operativa (apertura e chiusura delle porte vinciane, svuotamento delle conche, innalzamento dei livelli idrici, etc).
Vanno aggiunte, inoltre, le opere correlate alla fruibilità dell’area per non compromettere in alcun modo la viabilità, sia provvisoria, durante le fasi di cantiere, che definitiva.

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