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Cronaca

Ricerca, incontri di boxe tra mosche: quando l'oliva diventa un ring

Lo studio condotto da Giovanni Benelli, assegnista di ricerca presso il dipartimento di Scienze agrarie dell'Università di Pisa, ha esaminato forma e funzione delle pulsioni aggressive nella mosca delle olive

Combattono per il possesso di foglie e frutti di oliva, dando luogo a veri e propri incontri di 'boxe', composti da rapidi inseguimenti, colpi di testa, boxing acts con le zampe anteriori e movimenti alari intimidatori. Uno studio condotto da Giovanni Benelli, assegnista di ricerca presso il dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali dell’Università di Pisa, ha esaminato comportamenti e territorialità di un insetto di grande interesse agrario, la mosca delle olive (Bactrocera oleae), delineando forme e funzioni delle pulsioni aggressive in questa specie animale. La ricerca s’inserisce nell'ambito degli studi etologici svolti presso il DiSAAA-a, con Angelo Canale, e finalizzati alla messa a punto di strategie eco-compatibili per il controllo di questo importante fitofago.

La ricerca di Benelli, recentemente pubblicata sulla rivista internazionale Journal of Insect Behavior, ha quantificato intensità e risultati delle interazioni aggressive, dimostrando che la residenza sul territorio difeso conferisce maggiori possibilità di scacciare gli intrusi. "Tra i maschi di B. oleae, le interazioni aggressive sono funzionali al mantenimento di singoli territori nei quali intraprendere il corteggiamento delle femmine grazie a peculiari 'serenate' prodotte mediante la vibrazione delle ali (courtship songs) - spiega Benelli - le interazioni aggressive femmina-femmina, possono contribuire al mantenimento di singoli siti per l’ovideposizione, al fine di garantire sufficiente quantità di nutrimento a ogni singola larva di B. oleae".

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