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Cronaca

Ricerca: mani robotiche 'morbide' per copiare le potenzialità umane

Partito il progetto europeo 'Soma' per la soft manipulation dei robot, al fine di creare una mano con le stesse potenzialità di lavoro di quella umana. E' il precursore di una nuova generazione di robot per applicazioni di precisione e delicatezza

Parte oggi il progetto europeo 'Soma', cioè Soft Manipulation, che punta a sviluppare un sistema artificiale di manipolazione innovativo, capace di compiere gli stessi gesti quotidiani che le mani umane sono capaci di fare, sfruttando ad esempio l'ambiente circostante. La sifda sarà sostenuta da vari partner italiani e stranieri, fra cui l'Università di Pisa. Coordinatore sarà l'Università di Berlino, insieme anche all'Istituto di Tecnologia di Genova. Gli atenei italiani da anni collaborano nello studio e realizzazioni di mani robotiche, come la 'Pisa-iit softhand', progetto vincitore dell’Erc Advanced Grant 'Softhands': con una struttura semplicissima e robusta, e un solo motore, è in grado di compiere movimenti e prese naturali su tutti gli oggetti di uso quotidiano.

"Il concetto chiave è quello 'soft manipulation' – afferma Antonio Bicchi, professore di robotica al Centro Piaggio dell’Università di Pisa e Senior Scientist all’IIT – una manipolazione cioè in grado di adattarsi alle diverse caratteristiche fisiche dell’ambiente, allo stesso modo di quella umana. Ciò è reso possibile dal fatto che le caratteristiche principali responsabili della capacità di manipolazione non sono date da algoritmi 'inseriti' nella mano, ma sono presenti direttamente nella struttura fisica della mano stessa, ed emergono dall’interazione tra queste caratteristiche e quelle degli oggetti nell’ambiente reale che devono essere manipolati. Le caratteristiche ambientali influiscono sul design della mano, così come nel progettare la forma di una barca si tengono presenti le caratteristiche fisiche dell’acqua".

La prospettiva apre la via a una nuova generazione di robot industriali e di servizio in grado di operare in ambiente reale e con gli esseri umani. Tra i partner del progetto Soma ci sono infatti due realtà industriali, che forniranno i primi banchi di prova per la tecnologia sviluppata. Il primo è Ocado, la più grande catena mondiale di supermercati. Consistenti sono infatti le potenzialità di applicazione di Soma nell’agricoltura e nell’industria alimentare, per esempio per manipolare oggetti, come i frutti, di forma irregolare e molto facili da danneggiare. Il secondo banco di prova sarà la sicurezza dei nuovi sistemi di manipolazione, in contesti un cui i robot devono coesistere e interagire con gli esseri umani, grazie alla collaborazione con Disney.

Tutti i partner del progetto Soma sono: la Technische Universität Berlin (Coordinator), l’Università di Pisa, l’Italian Institute of Technology IIT, German Aerospace Center, l’Institute of Science and Technology Austria, Ocado Ltd. Ocado United Kingdom, Disney Research Disney Switzerland.

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