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Trasferirmi a Pisa? Certo. Città della Torre, la più amata dagli italiani

L'indagine, condotta da tre ricercatori dell'Università di Milano-Bicocca, si basa sul metodo edonico che misura gli impatti positivi e negativi del territorio sui prezzi delle abitazioni e sui salari. Tra le città più gettonate Pisa, Trieste e Bologna

Pisa sbaraglia la concorrenza delle altre città italiane e diventa il luogo preferito in cui vivere. Questo l'esito di una ricerca sulla qualità della vita nelle città italiane condotta da Alessandra Michelangeli, Emilio Colombo e Luca Stanca, economisti dell’Università di Milano-Bicocca. I risultati dell’indagine sono stati presentati  questo pomeriggio nel corso di un incontro aperto al pubblico organizzato in Ateneo.
L’indice di qualità messo a punto dagli autori si basa sul metodo edonico che prende in considerazione il riflesso delle caratteristiche del territorio sui prezzi delle abitazioni e sul valore delle retribuzioni, misurando la disponibilità a pagare dei cittadini, in termini di euro all’anno, per spostarsi da una città con caratteristiche medie ad una con le caratteristiche economiche, sociali, climatiche, ambientali e di servizi di Pisa che nel ranking conquista il primo posto.

"Con questo lavoro - chiariscono Michelangeli, Colombo e Stanca - non vogliamo stabilire dove si viva meglio ma, basandoci sui prezzi di mercato degli immobili a uso abitativo, rivelare le valutazioni implicite degli individui rispetto alle caratteristiche delle città".

 La ricerca ha utilizzato un data set reso disponibile dall’Agenzia del Territorio che contiene informazioni molto dettagliate sui singoli immobili oggetto di compravendita (circa 150mila) nei capoluoghi di provincia e un data set dell’INPS relativo ai salari individuali di circa 157mila lavoratori dipendenti nel settore privato residenti nei capoluoghi di provincia. In questo modo è stato possibile separare la componente dei prezzi degli immobili di una determinata città nella parte che è attribuibile alle caratteristiche della città dalle caratteristiche intrinseche dell’immobile o del lavoratore nel caso del salario.

L'idea alla base della ricerca è che le caratteristiche del territorio si riflettono nei prezzi delle abitazioni e delle retribuzioni, in quanto gli individui scelgono di abitare e di lavorare nelle città che giudicano più attraenti, facendo così variare la domanda di abitazioni e l’offerta di lavoro.

Sono state poi raccolte una serie di variabili territoriali raggruppate per aree tematiche:
- Clima: precipitazioni (mm al mese), temperatura (gradi, media), umidità (percentuale), ambiente vicino alla costa, aree verdi (percentuale del territorio), inquinamento atmosferico (numero di agenti inquinanti rilevati).
- Servizi: istruzione (alunni per insegnante), accessibilità (indice che misura l'accessibilità di una città per aereo, auto e treno), infrastrutture culturali (indice).
- Società: crimini violenti (per 1.000 abitanti), partecipazione al voto (percentuale), iscritti all'università (percentuale), stranieri (percentuale).
- Economia: valore aggiunto pro capite, tasso di disoccupazione.

Tornando alla classifica, secondo l’indice edonico, al primo posto in Italia per qualità della vita c’è appunto Pisa, seguita da Trieste e Bologna. Milano è al sessantesimo posto e Roma al sessantacinquesimo. La prima città del Sud è Salerno al trentatreesimo posto.
In generale, spiegano gli autori, sono i centri medio-piccoli del Centro e del Nord Italia a risultare ai primi posti, sempre in termini di disponibilità a pagare. Tuttavia, ci sono anche delle sorprese, come Trento e Bolzano, rispettivamente in settantaduesima e settantacinquesima posizione in classifica.


 


 

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