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Cronaca Vicopisano

Vicopisano: al via i lavori per il 'nuovo' Castellare

Il primo passo sarà la rimozione delle macerie. Si punta all'inaugurazione per la Festa di Santa Croce, a settembre

Sta per iniziare l'intervento per la ricostruzione del chiesino del Castellare a Vicopisano, distrutto da un'esplosione e da un incendio, causati da una bombola di gas, il 2 maggio scorso. "La ditta affidataria dei lavori di rimozione - spiega infatti il parroco di San Giovanni alla Vena, don Giampaolo Manzin - ha cominciato a portare sul monte tutto ciò che gli serve e la prossima settimana, probabilmente lunedì stesso tempo permettendo, inizierà i lavori".

E' una notizia che a San Giovanni alla Vena e in tutto il territorio comunale aspettavano con ansia, perché il chiesino del Castellare è sempre stato per tutti un simbolo importante. "La comunità ha reagito subito alla notizia della distruzione - ricorda il sindaco Juri Taglioli - organizzando numerose iniziative e raccolte fondi per contribuire alla ricostruzione, con la consueta solidarietà che la anima. Da parte nostra, come amministrazione, abbiamo subito fatto tutto ciò che ci competeva coordinando immediatamente incontri tra Soprintendenza, Parrocchia di San Giovanni e Curia affinché l'iter burocratico si dipanasse più velocemente possibile. Lo dico da sindaco e anche da cittadino: rivedere il chiesino in cima al monte, di nuovo, sarà un'emozione profonda per me e per tutti, sono e siamo tutti molto legati a quel chiesino e a quel luogo, e ringrazio don Manzin per tutto ciò che sta facendo". E l'emozione si percepisce chiara anche nelle parole di Don Manzin che pensa all'immediato futuro e pianifica già una possibile occasione di inaugurazione del chiesino: "Sarebbe bello poterlo inaugurare celebrando la Festa di Santa Croce, il 14 settembre 2018, ma non so se sarà possibile, i passaggi burocratici tra Soprintendenza e Curia sono ancora molti - aggiunge il parroco - due cose però sono sicure. La prima è che il chiesino sarà uguale all'originale e la seconda è che in ogni caso, come anche quest'anno subito dopo l'incidente, la consueta festa, con le celebrazioni di Santa Croce, di inizio maggio saranno fatte come se il chiesino fosse ancora in piedi. Se tutto andrà bene e il piano di ricostruzione potrà partire a breve, dopo la rimozione delle macerie, a settembre potremo riportare la copia del crocifisso di Enrico Tedice nel chiesino, con una processione, e potremo anche celebrare questo momento con una Messa alla presenza del nostro Vescovo, Giovanni Paolo Benotto".

"Ricordiamo - conclude il sindaco Taglioli - che l'amministrazione comunale, il quotidiano La Nazione e la Banca Popolare di Lajatico hanno promosso, subito dopo l'incidente,  l'apertura di un conto corrente, domiciliato nella filiale di Lugnano della Banca e intestato alla Parrocchia di San Giovanni alla Vena, con Iban: IT 36 R 05232 71210 000000010040, per accogliere le numerose donazioni finalizzate alla ricostruzione. Il giorno dell'inaugurazione del chiesino sarà un momento indimenticabile per tutti noi".

San Giovanni alla Vena: la Chiesa del Castellare il giorno dopo l'esplosione

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