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Cronaca

Mausoleo al maresciallo Graziani, da Pisa un appello a Mattarella: "Quel monumento va rimosso"

Nel 2012 il comune di Affile (Roma) realizzò un 'monumento al soldato' e lo dedicò poi a Graziani, uno dei più feroci esponenti del fascismo. Comune e Anpi: "Un'offesa alla coscienza democratica degli italiani"

Un appello congiunto del sindaco di Pisa Marco Filippeschi e del presidente dell’Anpi provinciale Bruno Possenti da inviare al Presidente della Repubblica "affinché siano adottati i provvedimenti necessari per la rimozione del manufatto, che costituisce offesa permanente alla coscienza democratica del popolo italiano". Parte da Pisa la richiesta di rimozione del mausoleo dedicato a Rodolfo Graziani, realizzato dal Comune di Affile (in provincia di Roma) e inaugurato nel 2012.

"Il maresciallo Graziani - spiega Bruno Possenti - fu uno dei più feroci esponenti del fascismo. Si rese responsabile, in Libia ed in Etiopia, dell’uccisione di decine di migliaia di uomini, donne e bambini con rappresaglie e con l’impiego di gas. Dopo l’otto settembre, aderì alla Repubblica sociale di Salò. Fu ministro della guerra, voluto direttamente da Hitler. Si rese responsabile dei rastrellamenti e delle stragi degli antifascisti e degli italiani che combattevano per la liberazione del Paese dall’occupazione nazista. Nel dopoguerra fu processato dal Tribunale militare territoriale di Roma. Fu degradato, radiato dall’esercito, condannato a 19 anni di carcere quale traditore della Patria e degli italiani. Il Tribunale Supremo militare confermò in appello la condanna. Fu inserito dall’Onu nella lista dei criminali di guerra per l’uso di gas tossici e bombardamenti degli ospedali della Croce Rossa".

Nel 2012 il comune di Affile realizzò con fondi pubblici un 'monumento al soldato' e lo dedicò poi a Rodolfo Graziani. Il Presidente Nazionale Anpi, Carlo Smuraglia, presentò subito un atto di denuncia alla Procura della Repubblica. Il sindaco e gli assessori di Affile, resisi responsabili di un atto esplicito di apologia del fascismo, sono stati rinviati a giudizio e il processo, nel quale alcuni Comuni toscani  (S. Anna di Stazzema, Massa, Carrara e Montignoso) hanno chiesto di costituirsi parte civile, è iniziato il 21 settembre scorso. "La giustizia farà il suo corso - prosegue Possenti - ma è inaccettabile che quel monumento sia ancora lì al suo posto: erigere un mausoleo a una delle figure più feroci del fascismo è un’offesa alla coscienza democratica di tutti gli italiani. Proprio dalla Toscana, Regione che tra il ’43 ed il ‘44 fu una delle più colpite dagli eccidi nazi-fascisti che provocarono oltre 4mila vittime civili, vogliamo far partire l’appello affinché questa vergogna venga cancellata".

Nei giorni scorsi il Consiglio Comunale ha infatti votato un ordine del giorno che impegna il sindaco Filippeschi a farsi portatore di questo appello e a scrivere a tutti i sindaci toscani affinchè "adottino iniziative analoghe" (alcuni Consigli Comunali della nostra provincia hanno già deliberato in merito o sono prossimi a farlo). "La storia di Rodolfo Graziani - afferma il sindaco Filippeschi - è un esempio di quello che il fascismo ha rappresentato in Italia ed è impensabile che un'istituzione pubblica possa erigere un monumento ad una figura del genere. Chiedere di rimuovere quel mausoleo significa salvaguardare i valori dell'anitifascismo e della democrazia a cui tutti noi dovremmo ispirarci".

L’ordine del giorno pisano segue l’approvazione di un analogo provvedimento che il Consiglio Regionale ha approvato il 20 gennaio scorso. Il presidente della Regione, Enrico Rossi, ha anch'egli inoltrato al Presidente della Repubblica una lettera nella quale ha voluto rappresentare il suo sdegno per l'intitolazione del monumento al gerarca fascista. "Si tratta - ha scritto Rossi - di un atto gravemente offensivo per la storia della nostra Repubblica. Per questo le chiedo, in qualità di supremo garante della Costituzione fondata sui valori dell'antifascismo e della Resistenza, di adottare tutti i provvedimenti necessari affinché venga presto rimosso il mausoleo che il Comune di Affile ha dedicato al maresciallo Rodolfo Graziani, tra l'altro, in palese violazione nell'utilizzo dei finanziamenti pubblici".

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