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Cronaca

Bilancio 2024, i rincari per la ztl non piacciono a Cna Pisa: "Costi raddoppiati, chiesto incontro al Comune"

Punta a migliorare le previsioni l'associazione, immaginando una "diversa gestione degli accessi e dei permessi allo scopo di minimizzare l'impatto sulle imprese e sui cittadini"

I cambiamenti in vista a Pisa per il costo di permessi di transito e sosta in ztl non piacciono a Cna. La misura è stata presentata ieri, 21 novembre, dall'amministrazione comunale, che ha illustrato il Bilancio preventivo 2024. Secondo Marco Ammannati, presidente Cna Impiantisti Pisa, le previsioni andranno "prevalentemente a colpire i veicoli commerciali. Nello specifico, se la misura introdotta da Palazzo Gambacorti lascerà pressoché invariata la situazione per i residenti, altrettanto non si può dire per artigiani e imprenditori, che dovranno fare i conti con un cospicuo aumento, talvolta addirittura il doppio, del costo dei permessi per avere accesso nelle zone cittadine a traffico limitato. La misura varata dalla giunta Conti andrà inoltre ad interessare anche alcune tariffe dei parcheggi e i rincari colpiranno indistintamente ditte artigiane e tutte quelle che, per effettuare il proprio lavoro, devono transitare, consegnare, sostare in ztl". "Comprendiamo le difficoltà e i problemi che deve fronteggiare il Comune - aggiunge - ma avremmo preferito discutere di questa misura di fronte ad un tavolo per concertare insieme una soluzione meno impattante per artigiani e imprenditori".

Va più nel dettaglio l'esponente Cna: "Quest’anno le ditte pagavano 190 euro a contrassegno indipendentemente dal numero di mezzi di proprietà di una azienda. E’ facile intuire che, fatta eccezione per le piccolissime imprese, siamo quasi tutte a possedere più mezzi di trasporto o autocarri per poter lavorare. Capiamo i rincari, avremmo tollerato un aumento equo e giusto ma questa manovra va addirittura a raddoppiare il costo dei contrassegni con l’inevitabile conseguenze che questi aumenti ricadranno nelle tasche dell’utente finale".

Non da ultimo, sottolinea il presidente impiantisti di Cna, "è bene ricordare che i nostri mezzi e le nostre ditte vanno in centro storico per rispondere e offrire un servizio non solo ai residenti ma anche ai tanti enti pubblici e istituzioni che si trovano in questa parte della città. Va da sé che questa misura andrà a colpire non solo installatori, impiantisti e più in generale artigiani, ma anche committenti e cittadini che si troveranno qualitativamente svantaggiati nei tempi e modalità di ricezione degli interventi richiesti".

Cna Pisa quindi ha subito "chiesto un appuntamento col Comune per capire se vi è la possibilità di emendare e migliorare il provvedimento anche attraverso una diversa gestione degli accessi e dei permessi allo scopo di minimizzare l’impatto sulle imprese e sui cittadini".

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