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Cronaca

Cerca di rubare la borsa al capo della Squadra Mobile: ladro in manette

La dottoressa Sverdigliozzi era a Roma per un corso di aggiornamento. Nonostante il suo stato di gravidanza, non ha esitato ad avventarsi sul rapinatore e a bloccarlo

E' diventata suo malgrado vittima di un classico episodio criminale che chissà quante volte avrà ascoltato, da poliziotta, negli uffici della Questura di Pisa dove dirige la Squadra Mobile. Una brutta avventura per la dottoressa Rita Sverdigliozzi che domenica, 26 marzo, si trovava a Roma per seguire un corso di aggiornamento alla Scuola Superiore di Polizia. "Ero in auto da sola, stavo guidando quando mi sono fermata ad un semaforo, mi trovavo in una via centrale della città (via Anastasio II, ndr) - racconta il capo della Squadra Mobile pisana - ad un certo punto uno scooter si è fermato proprio all'altezza dello sportello passeggero. A bordo c'era una persona, ci siamo guardati, poi all'improvviso con un colpo ha mandato il vetro in frantumi. In mano aveva la punta di un trapano". L'obiettivo era naturalmente la borsa che la poliziotta aveva lasciato sul sedile passeggero. E' cominciato così un tira e molla con il malvivente. Sì, perchè la dottoressa Sverdigliozzi, nonostante il suo stato di gravidanza, ha mantenuto il sangue freddo e si è avventata sulla borsa, tirando con tutte le sue forze. "Ero completamente protesa verso il finestrino lato passeggero e alla fine, continuando a non mollare la borsa, ho fatto sbilanciare l'uomo che è caduto - racconta la dirigente della Mobile - a questo punto sono uscita e mi sono lanciata addosso a lui per fermarlo. Fortunatamente subito dietro era di passaggio una pattuglia della Polizia che lo ha arrestato".

"In quel momento ho provato una sensazione di impotenza ma per fortuna sono riuscita a reagire, salvando la borsa". Ora la dirigente della Squadra Mobile dovrà stare a riposo per qualche giorno: "Il bambino sta bene ma ho una sospetta frattura alle costole e una distorsione rachide-cervicale, oltre a qualche escoriazione sul braccio a causa dei vetri rotti del finestrino. Ci vediamo presto comunque, conto di tornare al lavoro in Questura tra qualche giorno" conclude sorridendo Sverdigliozzi, che ha già quasi archiviato lo spiacevole episodio romano ed è già pronta a ritornare a svolgere il suo compito per garantire la sicurezza all'ombra della Torre.

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