Roberta Ragusa, la famiglia: "Continuate a cercare, non vi fermate"
In una lettera i parenti della donna chiedono agli inquirenti di non fermare le ricerche per trovare almeno il corpo della povera Roberta, rassegnati all'idea che ormai non sia più in vita
Dopo le speranze deluse per l'ennesima volta per un altro falso avvistamento, stavolta in Liguria, i parenti di Roberta prendono carta e penna per scrivere una lettera, per chiedere espressamente agli inquirenti di continure a cercare, di andare avanti per trovare almeno il corpo, rassegnati ormai all'idea che la mamma di San Giuliano Terme, scomparsa dallo scorso 13 gennaio, non sia più in vita.
Così la famiglia Ragusa-Alpini chiede che le perlustrazioni sul territorio vadano avanti, nonostante i tentativi a vuoto di questi giorni, per avere una tomba su cui piangere per Roberta, preoccupati dall'idea che, un giorno o l'altro, le indagini potrebbero fermarsi per sempre, senza dare risposte. "Non potremo essere sereni sino a quando non vedremo riposare in pace Roberta, in un luogo dove poter andare a trovarla, in un luogo dove i suoi ragazzi possano andare a raccontarle di come hanno dovuto affrontare la vita senza la sua presenza, ma non senza il suo amore incondizionato sopra ogni cosa".
Una lettera straziante e commovente che esprime tutto il dolore di una famiglia sospesa tra le speranze dei numerosi avvistamenti (poi rivelatisi tutti falsi) e una rassegnazione che ormai è totale.
