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Cronaca San Giuliano Terme / Via Ulisse Dini

Roberta Ragusa, la perquisizione è conclusa: la svolta non c'è

I Carabinieri sono stati aiutati anche dai cani del nucleo cinofilo di Protezione Civile della Pubblica Assistenza di Rosignano Marittimo, specializzati nell'individuazione di tracce ematiche e resti umani

Dopo otto ore si è conclusa la perquisizione nella proprietà della famiglia Logli per cercare qualche traccia di Roberta Ragusa, la donna scomparsa oltre un anno fa dalla sua villetta di via Ulisse Dini a Gello di San Giuliano Terme. E proprio in via Ulisse Dini i Carabinieri hanno concentrato le ispezioni odierne che hanno interessato non solo la casa e il giardino della villetta, ma anche un capannone adibito a magazzino, l'autoscuola e altre pertinenze di proprietà della famiglia Logli.

Sono Bo e Emma, un bracco tedesco e un segugio hannoveriano, i protagonisti della lunga perquisizione, cani, specializzati nell'individuazione di tracce ematiche e resti umani, del nucleo cinofilo di Protezione Civile della Pubblica assistenza di Rosignano Marittimo (Livorno) già utilizzati in altri casi celebri della cronaca nera: dalla morte di Yara Gambirasio a quella di Melania Rea. Gli animali hanno perlustrato tutti gli edifici e il giardino del complesso residenziale dei Logli, palmo a palmo in quei luoghi dove erano già stati il 29 febbraio scorso insieme ai Ris di Roma durante la prima perquisizione che non aveva dato esito.

Gli inquirenti mantengono ora il massimo riserbo, ma da quanto appreso anche questa attività non avrebbe dato impulsi significativi alle indagini. Questa volta i Ris non c'erano e ad accompagnare i Carabinieri del nucleo investigativo pisano c'era una squadra di esperti del Ros di Roma. Dopo otto ore di sopralluogo, e qualche minuto di forte tensione nel pomeriggio quando la famiglia Logli ha preteso che una pattuglia di Carabinieri facesse allontanare giornalisti, fotografi e cameramen per rompere l'assedio mediatico intorno alla casa, gli investigatori se ne sono andati con alcuni effetti personali e altri oggetti e cuscini repertati in casa e che saranno messi al vaglio della magistratura. Ma l'impressione è che la svolta non sia vicina e che questa sia stata solo un'altra tappa di un'indagine infinita. Come un'ideale partita a scacchi tra Logli, unico indagato, e gli inquirenti magari per capire se l'uomo, tenuto da oltre un anno costantemente sotto pressione e ritenuto l'unico responsabile della sparizione della moglie, possa commettere qualche errore e portare gli investigatori sulla pista giusta.

Intanto, nei prossimi giorni potrebbe essere finalmente calendarizzato il suo interrogatorio, visto che Logli da quando è stato iscritto nel registro degli indagati non è mai stato sentito. Il suo legale, Roberto Cavani, ha sempre detto che risponderà a ogni domanda e chiarirà tutti i dubbi. Ora quel momento sembra sempre più vicino. (fonte Ansa)


 

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