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Cronaca

Via ai saldi, ma resta la crisi: "Vendite ridotte del 30%, gli sconti partono troppo presto"

Confesercenti fa il punto della situazione per i commercianti: "La 'fine stagione' parte quando ancora non è quasi iniziata. Serve posticipare la data di avvio"

Parte oggi, 7 luglio, la stagione dei saldi estivi. La data è stata decisa dalla Regione Toscana, ma continua a far discutere i commercianti per quanto venga considerandola poco appropriata per una "vendita di fine stagione", insieme alla pratica dei 'pre-saldi'.

Confesercenti Toscana Nord area pisana, con il suo responsabile Simone Romoli, spiega la necessità di cambiare: "Come si può parlare di fine stagione il 7 luglio? I commercianti hanno acquistato a prezzo pieno e sono costrette già in avvio di estate a ribassare. Lo diciamo da tempo e lo ripetiamo oggi: le date per l'avvio dei saldi vanno riviste. I saldi partono già quando la stagione non è quasi iniziata, a questo può aggiungersi la beffa di chi decide di iniziare ancor prima della data stabilita con messaggi di dubbia chiarezza e con strumenti più o meno tradizionali. C'è chi usa i social, i messaggi sul cellulare, ma addirittura chi pubblicizza nel proprio negozio i 'pre-saldi'. Si colpiscono i commercianti corretti con una concorrenza sleale e creando sempre più confusione nel consumatore".

La crisi si fa sentire ed i saldi sono considerati una boccata di ossigeno per gli imprenditori. Romoli: "Negli ultimi 8-10 anni la quota di spesa dedicata dalle famiglie pisane all'abbigliamento e alle calzature si è ridotta quasi del 30%. Le vendite di fine stagione rappresentano circa il 35% del fatturato dell'anno e quindi riteniamo che ad esse debba essere ridato il loro originario significato. Averne di continuo anticipato l'inizio ha di fatto snaturato questo tipo di vendita speciale a danno delle piccole e medie imprese, con il consumatore in totale confusione sulle varie forme di vendite straordinarie".

"I saldi debbono tornare ad essere delle reali vendite di fine stagione - conclude Romoli - posticipandone, quindi, l'attuale data di avvio. Inoltre, è necessario che si facciano rispettare le regole. Anche per questo ribadiamo la nostra contrarietà a ulteriori 'liberalizzazioni' nel settore. Così come con la stessa logica si sono deregolamentati gli orari e le aperture domenicali e festive del commercio".

Confesercenti Toscana Nord ricorda infine che la vendita di fine stagione (saldo) non ha obbligo di comunicazione al Comune. I dati da esporre nei cartellini sono il prezzo originario, la percentuale di sconto e il prezzo finale di vendita.

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