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Cronaca San Giusto

Riqualificazione di Sant'Ermete, Ucic-Prc: "Manca un altro milione e 300mila euro"

Il gruppo consiliare attacca l'amministrazione e Apes che risponde: "I finanziamenti non sono in discussione. Ritardi dovuti ai tagli statali e al nuovo bilancio armonizzato"

"Non solo i dieci milioni di euro promessi dalla Regione, mancano all'appello anche un ulteriore milione e trecentomila euro della prima tranche da cinque milioni, destinata alla realizzazione di uno dei primi blocchi del nuovo lotto in Via Emilia". E' la denuncia lanciata da Ucic-Prc, in merito al progetto di riqualificazione del quartiere di Sant'Ermete. Un progetto del valore complessivo di 23 milioni, che prevede la demolizione dei vecchi edifici del '47 e la costruzione di 256 moderni alloggi popolari. "Nella giornata di ieri - si legge in una nota di Ucic-Prc - si è svolta l'audizione dei vertici di Apes in Seconda commissione di controllo e garanzia. Un'audizione che doveva servire a fare chiarezza sulla questione della mancata disponibilità dei 10 milioni di euro della Regione necessari a proseguire l’intervento a Sant’Ermete. Abbiamo però scoperto che non solo mancano all’appello i dieci milioni, ma manca anche un ulteriore milione e trecento mila euro della prima tranche di finanziamenti da cinque milioni".

"Secondo quanto riferito da Apes - prosegue Ucic-Prc - la Regione si muoverà nei prossimi mesi per accendere un mutuo da 140 milioni di euro, parte dei quali dovrebbero servire a ristanziare anche le cifre necessarie per Sant’Ermete. Ma questo implicherà maggiori spese dovute agli interessi del mutuo e tempi più lunghi: 8-10 mesi almeno".

Non solo, per cercare di non interrompere i lavori e portare avanti il progetto in attesa dello sblocco dei fondi regionali sarebbe in corso, secondo Ucic-Prc, "una revisione del progetto su cui, ad oggi, non si conosce alcun dettaglio". Il gruppo consiliare attacca poi l'Amministrazione guidata da Filippeschi. "La Giunta e la sua maggioranza - si legge nella nota - ha taciuto per oltre un anno su quelle che erano le difficoltà del progetto. Riteniamo scandalosa la situazione in cui ci troviamo, creata da una mala amministrazione da parte della Regione, dal taglio dei finanziamenti statali e dal patto di stabilità. Ma è grave anche la mancata chiarezza e trasparenza da parte dell'amministrazione Filippeschi e di Apes".

LA POSIZIONE DI APES. "Dire che mancano i soldi della Regione o che sono spariti - afferma il direttore di Apes, Giorgio Federici - è un grosso errore, questi soldi, però, non sono al momento liquidabili perchè manca la disponibilità di cassa". I problemi riguarderebbero in particolare il taglio dei finanziamenti statali alla Regione e il nuovo bilancio armonizzato. "Bisogna considerare - afferma ancora Federici - che se per il 2015 la Regione Toscana poteva contare su un bilancio di 2milardi e 400milioni di euro, esclusa la Sanità, per il 2016 il bilancio parla di 850 milioni in meno. Questi tagli, insieme al nuovo bilancio armonizzato, che obbliga gli enti locali a erogare i finanziamenti tutti insieme, mentre prima potevano essere erogati per stati di avanzamento dei lavori, hanno creato alla Regione dei grossi problemi, che saranno risolti appunto attraverso l'accensione di questo mutuo da 140milioni di euro. L'accensione del mutuo comporta dei tempi tecnici di 8-10 mesi appunto, ma si tratta di un ritardo di alcuni mesi su un progetto molto complesso da 23 milioni di euro che ridisegnerà il volto di un intero quartiere".

Secondo Apes, insomma, sia per i dieci milioni di euro regionali, che per il milione e 300mila euro (in questo caso si parla di un cofinanziamento Stato Regione) ci sarebbero dei ritardi ma i finanziamenti non sarebbero in discussione. "Ci sono degli impegni presi - prosegue Federici - da cui non è più possibile tornare indietro. Porteremo insomma a termine il progetto: a giugno partirà la demolizione dei fabbricati e contemporaneamente metteremo a bando la gara per la realizzazione del primo stralcio di lavori". Federici nega infine che il progetto complessivo possa essere rivisto. "Verrà fatta solo una modifica - afferma Federici - riguardante i parcheggi sotterranei che invece di essere realizzati nel primo lotto di interventi verranno eseguiti durante il secondo stralcio di lavori. Per il resto il progetto non cambia".

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