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Cronaca Pratale / Via San Giovanni Bosco

Dissidente turca detenuta a Pisa: emessa ordinanza di scarcerazione

La 29enne è accusata di aver sostenuto un'associazione terroristica e di aver aderito al partito marxista-leninista turco. Era stata arrestata lo scorso 30 aprile a Castiglioncello dove si trovava in vacanza

E' stata scarcerata la dissidente turca Seda Aktepe, che si trovava al Don Bosco di Pisa dopo essere arrestata lo scorso 30 aprile a Castiglioncello dove si trovava in vacanza con il fidanzato, in esecuzione di un mandato di cattura internazionale dell'autorità giudiziaria della Turchia. La Corte d'Appello di Firenze infatti ha emesso stamani un'ordinanza per la scarcerazione immediata della 29enne. Lo ha reso noto il suo difensore, avvocato Cecilia Vettori di Livorno. Già nel pomeriggio la ragazza potrebbe lasciare il carcere di Pisa.

L'ordinanza di scarcerazione è della seconda sezione penale della Corte d'Appello di Firenze, presidente Alessandro Nencini, che sta esaminando l'eventuale estradizione della dissidente in Turchia. La sezione ha deciso dopo aver ricevuto dall'Interpol la comunicazione delle autorità turche circa la revoca della misura di custodia cautelare a carico della ventinovenne, già condannata a due anni e sette mesi per aver sostenuto un'organizzazione terroristica turca e aver aderito al Partito marxista-leninista turco (Mlkp), messo fuori legge dallo stato turco perché eversivo dell'ordine istituzionale. La dissidente deve scontare la condanna ma da tempo si è rifugiata in Svizzera dove le è stato riconosciuto 'asilo politico'.

"Per Seda Aktepe è cessato il motivo della detenzione in Italia - riferisce l'avvocato Cecilia Vettori - inoltre, le autorità turche avrebbero optato per un differimento dell'esecuzione della pena". Invece, "solo nei prossimi giorni - prosegue il difensore - sarà più chiaro capire se la Turchia rinuncia anche alla richiesta di estradizione dall'Italia". L'avvocato Vettori due giorni fa, all'udienza di estradizione in Corte d'Appello, aveva presentato un'istanza di revoca dell'arresto alla Corte d'Appello e si stava preparando a formulare la richiesta di asilo politico anche in Italia. (fonte Ansa)

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