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Cronaca

Sciopero dei dipendenti comunali, i sindacati: "Siamo di fronte a un'amministrazione sorda e cieca"

Fp Cgil Pisa, Cub Pisa e Uil Fpl Pisa hanno indetto la protesta per l'intera giornata di sabato 27 gennaio

"Urge un cambio di passo da parte dell'amministrazione Conti, tempi non biblici per affrontare i problemi e la volontà politica di offrire risposte convincenti al personale. Per questo i sindacati Fp Cgil Pisa, Cub Pisa e Uil Fpl Pisa nonché i loro delegati Rsu hanno indetto uno sciopero per sabato 27 gennaio per l'intera giornata lavorativa".

Arriva così la decisione dei sindacati e dei rispettivi delegati all'interno del personale comunale: "Premesso che lo stato di agitazione al Comune di Pisa non è mai stato revocato ma solo sospeso per siglare l'accordo di secondo livello e portare benefici economici al personale mantenendolo comunque attivo su progressioni verticali in deroga, sulla nuova turnazione oraria della Polizia Municipale e sul lavoro agile".

"Tra i motivi della sospensione - spiegano - anche la conquista delle progressioni orizzontali. A distanza di un mese e mezzo tutte le questioni dirimenti per il personale comunale sono state tuttavia accantonate, ad esempio quelle della Polizia Municipale, mancata revisione delle turnazioni, mancata adozione di un regolamento di mobilità interna che non lasci mera discrezionalità ai dirigenti, assenza di chiarezza sulle progressioni verticali, sul loro numero e sulla equa distribuzione delle stesse, previo concorso, tra tutti i profili professionali".

"Solo nei giorni scorsi è stato convocato un tavolo sullo smart working e solo all'indomani della proclamazione dello sciopero è arrivata la risposta tardiva dell'Amministrazione che si è ricordata degli impegni assunti anche in Prefettura, convocando un tavolo sulla Polizia Municipale. Siamo davanti a una Amministrazione sorda e cieca: sorda alle richieste del personale e cieca davanti al fallimento della riorganizzazione avvenuta. Fino a primavera non avremo un nuovo comandante della Polizia Municipale, i trasferimenti avvenuti sono in parte rientrati ma permane un modello gestionale della macchina comunale assai discutibile".

"Al sindacato non si può certo imputare mancanza di pragmatismo e capacità di ascolto e di mediazione, se così non fosse stato non avremmo sospeso lo stato di agitazione per arrivare alla sottoscrizione del Ccdi 2023. Ma al contempo è evidente il fallimento delle scelte operate e per avere dei tavoli di trattativa anche su questioni scontate si deve attendere settimane nel corso delle quali i problemi non vengono affrontati e men che meno risolti".

"Già in gennaio avremmo dovuto concludere una intesa sulle turnazioni della Polizia Municipale, mettere mano ai regolamenti di mobilità, di progressioni verticali in deroga e di smart working ma ad oggi solo di quest'ultimo argomento abbiamo iniziato a parlare dopo la pubblicazione della circolare ministeriale e innumerevoli solleciti".

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