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Cronaca

Sciopero infermieri: a rischio interventi chirurgici e visite specialistiche

Il prossimo 3 novembre, in concomitanza con lo sciopero nazionale proclamato dal sindacato NurSind, anche a Pisa potranno verificarsi ripercussioni sulla normale attività ospedaliera sia a Cisanello che a Santa Chiara. La protesta contro i tagli alla Sanità

Sciopero generale degli infermieri pubblici il prossimo lunedì 3 novembre. L'agitazione è stata proclamata dal sindacato delle professioni infermieristiche NurSind: a rischio gli interventi chirurgici programmati e le attività ambulatoriali anche nell'Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana.

Gli infermieri pubblici protestano contro il blocco del turn over, il blocco del contratto e, più in generale, i tagli alla Sanità.

"In ambito locale, alle motivazioni di carattere nazionale - spiegano dalla segreteria provinciale NurSind Pisa - si aggiungono anche quelle relative alla situazione della scarsità degli organici (mancano almeno 100 infermieri in AOUP), l'elevato rapporto infermieri/pazienti (circa 1 infermiere ogni 10/12 pazienti nelle Medicine e nelle Chirurgie) e al superlavoro cui sono chiamati gli infermieri per la mancanza di personale di supporto all'assistenza (OSS) nonché all'elevato carico di ore di straordinario in capo ad ogni singolo infermiere. L'azienda, in grave ritardo e perché sollecitata da NurSind al rispetto della normativa sul diritto di sciopero, ai molti infermieri delle corsie che hanno chiesto di scioperare, sta procedendo ad inviare i comandi di contingentamento per poter garantire ai pazienti ricoverati i servizi minimi assistenziali previsti dalla normativa".

"Sono infatti tantissimi - proseguono da NurSind -  gli infermieri che hanno manifestato l'intenzione di astenersi dal lavoro sia nel presidio di Cisanello che nel presidio di Santa Chiara pertanto molte attività ospedaliere ambulatoriali, dalla radiologia agli esami di endoscopia, alle visite specialistiche, sono a rischio come in molte sale operatorie salteranno decine di interventi chirurgici programmati".

"Dovranno essere garantiti i servizi sanitari essenziali e, per quanto concerne le attività connesse all’assistenza diretta ai degenti - ricorda in una nota il direttore sanitario dell'Aoup Fabrizio Gemmi - dovrà essere data priorità alle emergenze e alla cura dei malati più gravi non dimissibili, in ottemperanza a quanto riportato nell’Accordo Nazionale 26/09/2001 per la regolamentazione del diritto di sciopero".

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