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Cronaca

Mancanza di personale e carichi di lavoro eccessivi: gli operai Enel incrociano le braccia

Sciopero nazionale indetto da Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil: deu presidi a Pisa

Per la giornata di venerdì 8 marzo si svolgerà lo sciopero nazionale dei lavoratori e lavoratrici Enel, indetto dai sindacati Filctem Cgil, Flaei Cisl, Uiltec Uil. In Toscana (dove Enel conta circa 2.600 addetti/e) sono previsti presidi con sindacati, lavoratori e lavoratrici: uno a Firenze (ore 10-12, via Cavour davanti alla Prefettura), uno a Siena (davanti alla sede operativa in Strada del Petriccio e Belriguardo, ore 8-11), uno a Massa presso la sede di Codupino (via Aurelia ovest, ore 10-12) e due a Pisa (il primo dalle 7.30 alle 9.30 davanti alla sede Enel di via Andrea Pisano e il secondo dalle 9.30 alle 10.30 in via Battisti). Uno sciopero che rivendica una diversa strategia industriale fondata su un adeguato piano d’investimenti, un rafforzamento dell’occupazione ed un modello organizzativo capace di valorizzare le professionalità.

Filctem Cgil, Flaei Cisl, Uiltec Uil si schierano contro le decisioni del Management di Enel che vorrebbe appaltare la maggior parte delle attività elettriche "con gravi rischi per la sicurezza dei lavoratori delle imprese e del sistema elettrico italiano vicino al collasso. L’azienda è sotto organico da anni e non è in grado di gestire l’attuale rete elettrica italiana, con carichi di lavoro insostenibili e allungamento dei tempi di ripristino dei guasti".

"C’è un piano di assunzioni che non garantirebbe il raggiungimento degli obiettivi del PNRR affidati ad Enel, si vogliono ridurre gli investimenti sulle energie rinnovabili - in controtendenza agli obbiettivi green del 2030 - e si vuole modificare unilateralmente il regime degli orari di lavoro, senza rispettare il Protocollo di Relazioni. Si paventano tagli indiscriminati al costo del personale, con la revoca dello smart working che può portare gravi ripercussioni sulle famiglie dei lavoratori e per l’ambiente".

Le organizzazioni sindacali della Toscana denunciano: "Mancanza di personale; carichi di lavoro che non permettono di soddisfare tutte le attività; un’organizzazione del lavoro caotica e affidata solo alla buona volontà dei lavoratori. Le conseguenze per cittadini e utenti saranno: un’importante diminuzione degli standard di qualità e sicurezza della rete elettrica, con possibile incremento di infortuni sul lavoro; conseguenze fortemente negative sulla qualità e sulla continuità del servizio elettrico sempre più a rischio di blackout. Salviamo Enel dalle speculazioni finanziarie, parliamo di lavoro e sicurezza".

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