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Cronaca Pontedera

Pontedera, gli operai della Piaggio scioperano contro la manovra

I lavoratori hanno bloccato la circolazione ferroviaria per circa 10 minuti, poi si sono rivolti ai ragazzi di una scuola per spingerli ad unirsi al corteo di protesta

Hanno protestato questa mattina contro la nuova manovra proposta ieri sera dal Governo Monti circa 300 operai della Piaggio di Pontedera che hanno scioperato, uscendo dalla fabbrica alle 9,30 e riunendosi in corteo per poi attraversare simbolicamente i binari della vicina stazione ferroviaria. La circolazione dei treni è stata interrotta per circa 10 minuti. Il corteo delle tute blu si è mosso poi sotto la pioggia battente anche attraverso la strada statale Tosco Romagnola, bloccando il traffico per circa 20 minuti.

I lavoratori si sono poi diretti verso il centro della città e, giunti sotto una scuola media superiore, hanno cercato di convincere gli studenti, che guardavano i manifestanti dalle finestre, ad unirsi al corteo al grido "scioperate, unitevi a noi, perché vi rubano il futuro".
Il corteo ha attraversato le strade del centro cantando "Bella Ciao", chiamando i passanti a unirsi al corteo e a protestare contro una manovra "che non intacca i privilegi di chi guadagna migliaia di euro al mese".
"E' stato uno sciopero molto riuscito - ha detto Massimo Cappellini, Rsu in quota Fiom-Cgil - e questo dimostra che i lavoratori sono esasperati dalle decisioni prese per uscire dalla crisi che puntualmente vanno a colpire sempre chi ha meno. Abbiamo deciso di scioperare in maniera spontanea stamani, scegliendo di rimanere fuori dalla fabbrica per un tempo relativamente breve. In questo momento dobbiamo conciliare la necessità di non incidere troppo sugli stipendi degli operai con la fame di lotta che serpeggia nella nostra categoria, visto che prossimamente metteremo in atto altre forme di protesta". Alla manifestazione di stamani hanno preso parte i rappresentanti delle segreterie provinciali di Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil.

Stamani hanno scioperato anche i lavoratori della Ceva di Lugnano, nel Comune di Vicopisano, un magazzino che fa parte dell'indotto Piaggio. Anche in questo caso si è trattato di una protesta contro le misure annunciate ieri da Monti. (fonte Ansa)

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