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Cronaca

Toscana a rischio esodo verso le seconde case: Rossi scrive al premier

Il governatore toscano chiede a Giuseppe Conte di vietare ogni spostamento verso le abitazioni utilizzate per villeggiatura

Gli spostamenti nelle seconde case potrebbero essere un pericolo per la proliferazione di nuovi contagi. Lo sa bene la Toscana 'presa d'assalto' lo scorso marzo, all'inizio dell'epidemia e del lockdown, quando molti cittadini lasciarono il nord per 'rifugiarsi' nelle proprie abitazioni toscane di villeggiatura. Solo in provincia di Massa-Carrara, nella prima settimana di diffusione del Covid-19, il 25% dei primi quindici casi registrati proveniva da fuori regione. Per questo il presidente della Regione Enrico Rossi ha inviato una lettera al premier Conte per chiedere che nelle prossime ore il Governo espliciti, con un intervento chiarificatore, il divieto di rientrare nelle seconde case utilizzate per vacanza come già previsto dall'art. 1 lett. a) del DPCM 10 aprile 2020. Una richiesta motivata dall'entrata in vigore, lunedì 4 maggio, delle nuove disposizioni contenute appunto nel decreto del 26 aprile 2020.

All'invio della lettera ha fatto seguito un'interlocuzione informale con Palazzo Chigi. Il presidente Rossi attende con fiducia che il Governo possa chiarire al meglio questi aspetti che, assieme a tanti altri, sono oggetto di quesiti e approfondimenti da parte degli enti locali e dei cittadini. Qualora il Governo non dovesse intervenire, il presidente Rossi si avvarrà dei poteri previsti, emanando un'ordinanza restrittiva.

Ecco il testo integrale della lettera:

Egregio Presidente,

Il recente DPCM 26 aprile 2020, all’art. 1, comma 1 lettera a) dispone, tra l’altro, che  è fatto divieto di trasferirsi o spostarsi in una Regione diversa rispetto a quella in cui attualmente una persona si trova, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute. Tale divieto viene meno in ipotesi di rientro di un soggetto presso il proprio domicilio, abitazione o residenza, rientro in ogni caso consentito. Tale dizione si presta ad essere applicata nel senso di permettere alle persone di recarsi anche nelle seconde case di vacanza, in quanto il richiamo all’abitazione ricomprende tutte le fattispecie abitative, comprese quelle saltuarie e non stabili.
Questa interpretazione è confermata dal confronto con la precedente dizione dell’art. 1 lett. a) del DPCM 10 aprile 2020, dove si specificava, invece, che “resta vietato ogni spostamento verso abitazioni diverse da quella principale, comprese le seconde case utilizzate per vacanza”.
La suddetta conseguenza appare molto pericolosa, essendo quella che, a marzo, ha determinato la più ampia diffusione del virus, anche in alcune province della Toscana.
Chiedo pertanto di intervenire specificando che il rientro previsto dalla nuova disposizione è vietato con riferimento alle seconde case utilizzate per vacanza.
In mancanza di un intervento chiarificatore, ritengo di dovermi avvalere della facoltà di intervenire con un’ordinanza restrittiva e dunque conforme ai poteri di cui all’art. 3 del D.L. n. 19/2020.

Cordiali saluti

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