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Cronaca Palaia / Via Antonio Gramsci

Irregolarità in cinque negozi alla Stazione: multe salate e sequestro di oltre 3mila oggetti

C'erano anche giocattoli non conformi tra la merce messa in vendita dagli esercizi commerciali. Il comandante della Municipale: "Cittadini, segnalate le irregolarità"

I nuclei Antidegrado e Annonaria della Polizia Municipale di Pisa, dopo un’attenta attività osservativa in borghese in zona stazione, hanno portato a termine lunedì 21 e martedì 22 agosto operazioni di controllo in 5 esercizi commerciali, tre dediti alla vendita di giocattoli e oggettistica e due di borse e prodotti tessili.
L’attività, svolta in collaborazione con i Vigili del Fuoco, ha portato all’elevazione di tre sanzioni, ciascuna da 3000 euro, per aver messo in vendita prodotti senza il marchio Ce, e al sequestro di 3100 prodotti, tra giocattoli (pupazzi, peluche, freccette, palloni, ecc.) e oggettistica varia (borse e tessili). Inoltre i Vigili del Fuoco hanno rilevato la mancanza del certificato di valutazione dei rischi in uno dei cinque negozi (che ha un dipendente). Oltre agli accertamenti indicati, sono in corso quelli fiscali annonari e quelli relativi al rispetto della normativa edilizia.

Confesercenti promuove i controlli: "Ma la strada è ancora lunga"

“L’attività investigativa portata avanti dalla Polizia Municipale - ha dichiarato il comandante Michele Stefanelli - è finalizzata a stroncare la catena di sfruttamento del commercio abusivo, andando a colpire i distributori, ovvero l’anello iniziale della catena di sfruttamento legata a questa attività criminale. L’attività è tuttora in corso. Si invitano i cittadini che rilevassero elementi particolarmente anomali alle dinamiche di tutti i giorni, a segnalare all’Ufficio antidegrado della Polizia Municipale. Ogni segnalazione può essere utile al contrasto. Ricordo che il contributo del cittadino è importante per concorrere ad un ambiente corretto e rispettoso delle regole. Il controllo di polizia deve poter contare su un controllo sociale informale che spinge al rispetto delle regole tutte, in questo caso di quelle commerciali. Lo smercio abusivo minuto è l’ultimo anello della catena di sfruttamento”.

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