660 sfratti in provincia di Pisa nel 2014 per morosità, la Cgil: "Emergenza fuori controllo"

A livello nazionale aumentano del 5,7% gli sfratti per morosità e del 14,7% le richieste di esecuzione. A Pisa nel 2014 sono stati emessi 703 provvedimenti di sfratto, di cui 43 per finita locazione (17 nel capoluogo e 26 nel resto della provincia) e 660 per morosità (191 nel capoluogo e 469 nel resto della provincia).

Numeri gravi che fanno dire alla Cgil di Pisa che "il sistema abitativo non funziona, anzi peggio, continua a puntare su soluzioni come la proprietà della casa che nulla hanno a che fare con la risposta ad una domanda che si è progressivamente impoverita".

Il disagio sociale per il sindacato sta venendo sottovalutato e si stanno generando tensioni crescenti con il pericolo di una vera guerra fra poveri. "Un'ulteriore prova – scrive la Cgil – è data dalla scadenza, il 30 giugno, della miniproroga delle esecuzioni concessa per le famiglie di anziani, portatori di handicap, con minori e malati terminali. Queste famiglie, in assenza di un nuovo e reale efficace provvedimento, dovranno subire lo stillicidio dell'Ufficiale Giudiziario e della forza pubblica".

E' il Governo in primo luogo a dover dare priorità alla questione, dando strumenti e risorse ai Comuni per intervenire. Queste le misure che secondo il sindacato vanno affrontate quanto prima: "Un piano pluriennale di edilizia sociale, puntando sul recupero di aree ed edifici dismessi contrastando ulteriore urbanizzazione e consumo di suolo; una revisione della legge sulle locazioni che punti, attraverso la contrattazione collettiva e la leva fiscale, ad abbassare il livello degli affitti privati e ad aumentare l'offerta; una dotazione finanziaria certa e continuativa per permettere programmazione degli interventi e sostegno diretto agli inquilini in difficoltà".