rotate-mobile
Cronaca Castelfranco di Sotto

Castelfranco di Sotto: una barriera nel canale contro la siccità della torba

La barriera farà sì che l'acqua arrivi anche nella zona di combustione della torba che ha dei forti problemi di siccità. Il comune continua a cercare nuove soluzioni

A Castelfranco di Sotto è stata posizionata una barriera nel canale che costeggia la strada Provinciale Bientinese, chiamato Navareccia, per far arrivare l'acqua alla zona dove avviene la combustione della torba. È quanto disposto dal Comune di Castelfranco, con una apposita ordinanza emessa nei giorni scorsi. Questo ultimo intervento ha lo scopo di provocare l'allagamento della vasta area compresa tra l'argine dei Prigionieri e la circonvallazione di Altopascio, anziché far procedere l'acqua nel normale corso verso il mare.

È evidente che tale tipo di soluzione può risultare più efficace in relazione anche al mutare delle condizioni meteorologiche, con le previste piogge che faciliterebbero questa operazione. Finora il clima particolarmente siccitoso aveva contribuito fortemente all'ampliarsi dei problemi dovuti alla combustione della torba che si trova nel sottosuolo di questa parte del padule di Orentano.

Quasi tutte le sere, in pratica, viene chiusa la strada Provinciale a causa dei fumi densi che impediscono la visibilità con il traffico, causando la deviazione della viabilità sulla strada che attraversa il centro di Orentano, causando difficoltà facilmente immaginabili per un piccolo centro che non può certamente sopportare un flusso di traffico così intenso. Quest'ultimo intervento conferma ancora una volta la determinazione che il Comune di Castelfranco ha avuto nel seguire questa complessa vicenda.

La scorsa settimana è stata tentata una prova con la realizzazione di alcune trincee in un’area al limite della zona interessata dalla combustione. Le trincee hanno permesso di non far estendere il fuoco, che assume una forma circolare con tanti focolai sotterranei ai bordi. È un passo avanti, ma non permette nell’immediato di fermare la combustione, con conseguente fuoriuscita di fumo. La via maestra rimane, infatti, l'allagamento della zona.

“Da quando è emersa la problematica della combustione della torba, stiamo cercando le soluzioni per affrontare questa situazione. Per  individuare delle soluzioni abbiamo chiesto aiuto a tutti i soggetti istituzionali.  È da due mesi che segnaliamo queste problematiche, ma non abbiamo i supporti e gli aiuti che in una situazione così complessa sarebbero stati necessari da parte degli altri soggetti - afferma il vice sindaco Gabriele Toti - gli unici interventi per cercare di risolvere, sono stati disposti da noi".

Tante proteste sono state mosse da parte dei cittadini, per le maleodoranze. Nei giorni scorsi si è svolto anche un incontro tra i medici e le aziende USL interessate (Empoli e Lucca) per affrontare gli aspetti legati alle patologie.
 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Castelfranco di Sotto: una barriera nel canale contro la siccità della torba

PisaToday è in caricamento