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Cronaca San Miniato

San Miniato, eventi senza sicurezza: i Vigili del Fuoco chiedono aiuto al prefetto

Rimaste inascoltate le segnalazioni, l’Unione Sindacale di Base scrive al dottor Tagliente. Alla radice del conflitto fra Usb, direzione provinciale e regionale Vigili del Fuoco e amministrazione comunale una diversa interpretazione degli obblighi, con seguenti rischi all’incolumità dei cittadini

Uno scontro istituzionale dove a pagare è la sicurezza delle persone. Nella lettera inviata dal Coordinamento provinciale Usb VVF al Prefetto di Pisa Francesco Tagliente si ricostruisce la lunga vicenda che, secondo i sindacati, avrebbe lasciato San Miniato senza un’adeguata vigilanza antincendio per tutte le manifestazioni tenutesi dalla scorsa estate ad oggi, con grave pericolo per i residenti ed i partecipanti ai vari eventi. Gli episodi sarebbero stati segnalati anche per l’anno precedente.

Quello che risulta poco chiaro ai membri del Coordinamento provinciale Usb Claudio Mariotti e Alessandro Turini sono i criteri con cui il Comune richiede (o non richiede) il servizio di vigilanza, e le relative scelte della Direzione Provinciale Vigili del Fuoco. Per attivare infatti un idoneo servizio di vigilanza è prevista una precisa procedura: richiesta dell’ente, valutazione della locale Commissione di Vigilanza, predisposizione del servizio con personale permanente dei VVF. Nelle varie manifestazioni invece, come nel caso della 'Notte nera' del 26 luglio 2013, non è stato richiesto alcun servizio, seppure secondo l’Usb il bisogno c’era eccome, tanto che il Comando Provinciale aveva comunque inviato una squadra di volontari presso la manifestazione, dotati anche di un mezzo Aps.

Una soluzione ai dubbi la fornisce il Consiglio Comunale in data 28 novembre 2013, in risposta ad una interrogazione del gruppo Comunisti Uniti San Miniato riguardo il servizio di vigilanza antincendio per la Festa del Tartufo. L’Amministrazione fa riferimento a delle normative che prevedono il servizio come obbligatorio “nei locali di pubblico spettacolo […] e nelle strutture caratterizzate da notevole presenza di pubblico” (Dlgs 139/2006). In questo, e quindi anche negli altri casi, secondo il Comune si è invece trattato di manifestazioni all’aperto, per le vie e piazze del centro storico in aree libere e aperte. Non vi sarebbero cioè reali impedimenti di sorta per interventi in caso di necessità.San MIniato tartufo eventi-4

La posizione espressa dal sindaco Vittorio Gabbanini non convince affatto i sindacati. Essi continuano a sostenere l’effettivo pericolo per i visitatori e la cittadinanza, in quanto l’area (fra Hotel Miravalle e palazzo Vescovile) resta confinata e gremita di pubblico, con stands e strutture provvisorie che rendono molto difficile il passaggio dei mezzi di soccorso. In questi casi quindi scatterebbe la necessità del servizio in base ad una norma precedente e ancora in vigore (DM 261/1996), la quale prevede la possibilità di attivare il servizio qualora vi siano “caratteristiche ambientali o altri fattori” che lo rendano indispensabile. La particolare conformazione medievale del centro storico sarebbe quindi di per sé un ostacolo agli interventi, situazione poi aggravata dalle manifestazioni.

Il Coordinamento provinciale Usb VVF segnala infine che nel pisano "avvengono manifestazioni temporanee all’aperto e i Vigili del Fuoco svolgono la loro opera di prevenzione e vigilanza, come per esempio l’Agrifiera di Pontasserchio, la Expo motori di Pontedera, la Festa di Primavera a Terricciola e la stessa San Ranieri a Pisa". Come a dire, perché a San Miniato non accade più?

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