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Cronaca

Diffusione virus Chikungunya: "Nessun allarmismo, fatto tutto secondo il protocollo"

E' la risposta fornita dall'amministrazione sulla diffusione sul nostro territorio del virus trasmesso dalla zanzara tigre

"Nessun allarmismo. A Pisa abbiamo realizzato tutti gli interventi previsti dal protocollo. Insieme con gli uffici riteniamo che non ci sia alcuna necessità di effettuare interventi aggiuntivi straordinari". E' questa la posizione del Comune di Pisa in merito alla diffusione del virus Chikungunya trasmesso dalla zanzara tigre. Un virus che solo nel Lazio ha già colpito 86 persone da quando, ad inizio settembre, è scoppiato il focolaio, e che si sta diffondendo anche in altre regioni italiane. La situazione in qualche modo si ripercuote anche su Pisa con il Centro trasfusionale di Cisanello che per fronteggiare l'emergenza aprirà in via straordinaria per tre domeniche consecutive.

La vicenda è stata affrontata nel corso del Consiglio Comunale di ieri (21 settembre) con due question time: uno del consigliere di 'Pisa è', Giovanni Garzella, e uno della consigliera di Forza Italia, Mirella Bronzini, entrambi per capire quali sono state le azioni messe in campo dall'amministrazione comunale per fronteggiare la diffusione del virus. "La situazione - ha detto la Bronzini - sta diventando sempre più grave con il virus che si sta rapidamente diffondendo in molte regione italiane". Secondo Garzella il "virus è arrivato a Livorno. Il nostro litorale è pieno di zanzare tigre. Ho sempre sollevato questo problema anche negli anni scorsi e sono stato a volte anche deriso da alcuni consiglieri. Penso che sia necessario non sottovalutare la situazione e chiedo quindi che venga fatta una nuova disinfestazione partendo da Calambrone verso Pisa".

Ai question time ha risposto l'assessore Ylenia Zambito. "In questi anni abbiamo sistematicamente effettuato la lotta contro la proliferazione delle zanzare, in particolare della zanzara tigre, portando avanti diverse azioni: dal monitoraggio delle aree pubbliche maggiormente a rischio (aree boschive, giardini pubblici, fossi, aree comunali degradate, etc) alle varie disinfestazioni effettuate con periodicità opportuna rispetto alle diverse situazioni riscontrate". Secondo l'assessore Zambito inoltre il pericolo "rimane circoscritto alla città di Roma, dove la Giunta Raggi ha deciso di utilizzare insetticidi naturali al posto di quelli chimici".

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