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Cronaca

Cresce il numero di donne straniere che si rivolgono ai servizi Caritas

Sono 877 le donne che nei primi dieci mesi del 2021 hanno chiesto l’aiuto dell’ufficio per la pastorale della Carità, il 25,5% in più rispetto al 2019

La povertà è anche una questione di genere e cittadinanza. Soprattutto al tempo della pandemia. E’ quanto emerge da una lettura di genere dei dati riferiti alle persone incontrate dai servizi della Caritas diocesana di Pisa nei primi dieci mesi del 2021 (dal 1 gennaio al 30 ottobre). Sono 877, infatti, le donne che in questo periodo si sono rivolte all’ufficio per la pastorale della Carità della diocesi di Pisa, il 25,5% in più rispetto allo stesso periodo del 2019, ultimo anno prima della pandemia e due terzi di esse (66,1% corrispondenti a 580 persone) sono straniere. Un dato rilevante proprio "perché i nostri servizi non si rivolgono specificatamente a donne in condizioni di vulnerabilità, ma incontrano persone e nuclei familiari in condizione di fragilità - spiegano i ricercatori dell’Osservatorio sulle Povertà e le Risorse della Caritas di Pisa - che probabilmente raccontano anche di un maggior protagonismo femminile nella ricerca di aiuto, spesso per tutto nucleo familiare, ma dicono anche di una condizione di maggiore disagio e fragilità da parte delle cittadine, in particolare straniere".

Con riferimento specifico alla condizione occupazionale, le donne incontrate dalla Caritas di Pisa sono in aumento sia fra i senza lavoro che tra gli occupati. Le disoccupate, infatti, sono state 546, il 23,3% in più rispetto al 2019. Le occupate che, comunque, hanno dovuto rivolgersi ai centri d’ascolto, invece, sono state 331, un dato più basso in valore assoluto ma maggiore rispetto a quello delle donne 'senza lavoro' in termini d’incremento dato che, rispetto al 2019, l’aumento è stato del 29,3%.

Le condizioni di maggiore fragilità sembrano riguardare le donne straniere: fra loro, infatti, delle disoccupate è del 65,7%, sette punti in più rispetto ai cittadini immigrati (58,7%) e dieci in confronto alle donne italiane (55,6%). "Sono dati e tendenze da prendere con cautela perché riferiti soltanto alle persone che
frequentano i nostri servizi, ma che sembrano confermare quanto emerge dall’analisi sull’immigrazione in Toscana che abbiamo curato per il Dossier Immigrazione Idos e basata su dati di fonte Istat - concludono i ricercatori di Caritas Pisa - da cui emerge come, nel 2021, l’occupazione straniera in tutto il territorio regionale sia calata di circa 10mila unità a causa soprattutto dell’impatto della pandemia sul lavoro domestico in cui si sono persi circa 7mila posti di lavoro".

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