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Cronaca

Sociale: l’apprezzamento della SdS della Zona Pisana per le riforme regionali dei sistemi sanitario e dei servizi sociali

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

Grande apprezzamento da parte della Società della Salute della Zona Pisana per le riforme del sistema sanitario e del sistema dei servizi sociali approvate nelle settimane scorse dal Consiglio Regionale. Tra le novità salienti, un passo avanti nel riordino del sistema di gestione dei servizi socio sanitari integrati, prevedendo laddove le Società della Salute esistono e funzionano che queste assumano un ruolo ancor più chiaro e definito di gestione, e negli altri casi che l'Azienda ed i comuni regolino la gestione con appositi accordi di collaborazione.

«Abbiamo avuto ragione ad investire sul nuovo modello di gestione e a difenderlo, difendendo così una prova positiva, controcorrente –sottolinea il Sindaco di Pisa Marco Filippeschi -: l’esperienza di Pisa è stata trainante per la riforma che conferma e definisce il compito della Società della Salute. Ora chiediamo alla Regione di confermare l’attenzione alle criticità più gravi e alle politiche sensibili per fronteggiare gli effetti della crisi, sperando che il Governo riprenda ad investire nelle politiche sociali».

«Finalmente cambia verso la politica socio-sanitaria della Toscana e, come avevamo chiesto con forza, si superano le polemiche strumentali che hanno bloccato per tanto tempo l'operatività delle Società della Salute. Siamo soddisfatti di questo risultato– commenta Sandra Capuzzi, presidente della SdS Pisana –: i cittadini si rivolgono ai nostri servizi quotidianamente, ci chiedono servizi per anziani e disabili che siano integrati con i servizi sanitari e le politiche socio assistenziali dei Comuni, sciogliere le SdS, questo sì’, avrebbe rappresentato un vero e proprio impoverimento dei servizi».

La Società della Salute della Zona Pisana con il suo bilancio di 20milioni di euro è uno degli esempi più significativi dell'efficienza e dell'efficacia di questa innovazione che, in un contenitore unico, crea integrazione istituzionale, organizzativa e professionale. La SdS Pisana infatti si occupa oltre che delle funzioni di programmazione e monitoraggio della gestione della quasi totalità dei servizi socio assistenziali dei comuni, oltre a quelli socio sanitari di zona, realizzando progetti nell'ambito della promozione ed educazione alla salute, nell'ambito della cooperazione sanitaria decentrata oltre che della programmazione delle attività della sanità territoriale.
«Le SdS, laddove funzionano, sono una delle risposte più innovative nel panorama italiano per rispondere al tema dell'integrazione e della riduzione degli sprechi – commento il direttore Giuseppe Cecchi -. Il modello pisano viene così pienamente confermato: adesso possiamo concentrarci sul lavoro che non manca e dare stabilità all'organizzazione della SdS dopo un lungo periodo d'incertezza, dando risposte ai cittadini, al terzo settore e ai lavoratori».

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