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Guarire la sordità in culla si può: Pisa capofila nello screening neonatale

L'Azienda Ospedaliero Universitaria pisana è capofila in Toscana: un intervento tempestivo può cambiare il destino dei bambini. Intanto il 29 novembre porte aperte all'ospedale per le visite gratuite

Oggi la sordità infantile si può intercettare e curare in culla, già nei primi giorni di vita del neonato, grazie allo screening neonatale. E Pisa in questo settore ha avuto, in questi anni, con l’Unità operativa ORL di Audiologia e Foniatria universitaria diretta dal Prof. Stefano Berrettini (nella foto) e l’Unità operativa di Neonatologia diretta dal Prof. Antonio Boldrini, un ruolo determinante che ha portato, con l’appoggio della Regione e la collaborazione dei Centri di Otorinolaringoiatria e Audiologia delle Università della Toscana, a istituire lo screening neonatale in tutti i punti nascita della Regione. E' stata creata una rete di eccellenza che funziona e che permette di individuare, già nei primi giorni di vita del neonato, eventuali problematiche uditive più o meno gravi, in modo da programmare tempestivamente il trattamento più idoneo, nei centri specializzati come Pisa, per poter correggere la sordità e ridurne, fino ad annullarle, le conseguenze della sordità sullo sviluppo del linguaggio e, più in generale, sullo sviluppo globale del bambino. Sono state fissate le linee guida su come condurre lo screening neonatale, sono stati effettuati corsi di formazione ai pediatri di libera scelta per il follow-up del bambino affetto da sordità o a rischio di svilupparla, sul trattamento protesico-riabilitativo del bambino ipoacusico, sull’appropriatezza della procedura di impianto cocleare, sulle protesi impiantabili e sempre la U.O. ORL Audiologia e Foniatria dell’Aoup è la struttura in Toscana e nel Centro Italia con la più ampia casistica di impianto cocleare. Inoltre è stata la prima struttura pubblica in Toscana ad eseguire l’impianto cocleare nel paziente adulto e nel bambino, la prima in Toscana a eseguire l’impianto cocleare in bambini di età inferiore a un anno e il primo impianto cocleare bilaterale simultaneo in pazienti adulti e bambini. Di sordità quindi oggi si può guarire, tanto meglio se l’handicap viene scoperto in culla con lo screening neonatale. Tuttavia esso non risolve il problema completamente, in quanto esistono purtroppo alcune forme di sordità che non esordiscono alla nascita, ma in seguito. E’ però uno strumento efficacissimo di diagnosi precoce nella stragrande maggioranza dei casi.

A Pisa da oltre 10 anni si utilizza anche un approccio multidisciplinare nella presa in carico del bambino affetto da problemi uditivi. Alla diagnosi e al percorso terapeutico-assistenziale viene affiancata infatti l’attività logopedica e la riabilitazione, oltre al sostegno nell’inserimento scolastico. Ad esempio lo scorso anno è stato diffuso nelle scuole, a uso degli insegnanti, un opuscolo illustrativo su come favorire l’inserimento in classe di bambini con deficit uditivi.

In Italia ogni anno nascono oltre 1000 bambini con sordità congenita tale da ostacolare lo sviluppo e l’uso del linguaggio nonché l’integrazione a scuola e nella società. Oltre il 50% dei casi di sordità infantile ha cause genetiche. Nei giovani la sordità può essere causata anche da fattori ambientali quali l’ascolto della musica a volumi eccessivamente elevati; negli anziani invece la sordità sopraggiunge come conseguenza di un processo fisiologico inevitabile dell’apparato uditivo, che tende all’invecchiamento più velocemente e gravemente di altri organi.terapia intensiva neonatale-3

Si calcola che in Italia siano 7 milioni le persone affette da problemi di udito e più di mezzo milione gli adulti con problemi di sordità grave invalidante e conseguente handicap di rilevanza sociale. I problemi sussistono anche in presenza di un solo orecchio deficitario. Percepire infatti i suoni con uno solo orecchio riduce sia la capacità di localizzarne la provenienza, sia di seguire una conversazione in ambiente rumoroso o con interlocutori multipli. E tale handicap influisce anche sull’apprendimento del linguaggio e in ambito scolastico. La natura non a caso ci ha dotati di due orecchi, che rendono la tridimensionalità dell’ambiente circostante. E’ quindi importante garantire ai soggetti affetti da sordità una stimolazione binaurale. Tutte le terapie dell’ipoacusia, sia audio-protesiche che chirurgiche, sono basate infatti sulla binauralità: due protesi acustiche oppure impianto cocleare da un lato e protesi acustica dall’altro, o infine l’impianto cocleare bilaterale.

In conclusione, occorre lavorare bene sui bambini che saranno gli uomini di domani. Se dunque la prevenzione in molti casi non è possibile, in quanto la maggior parte dei casi di sordità infantile ha cause genetiche, si può però fare diagnosi precoce, intervenire tempestivamente e informare la popolazione sui problemi uditivi. Non tutti sono infatti a conoscenza delle esatte dimensioni di questo problema sociale. A questo proposito dal 23 al 30 novembre l’AIRS-Associazione italiana per la ricerca sulla sordità, lancia la  Settimana nazionale per la lotta alla sordità, promuovendo una serie di eventi per sensibilizzare la popolazione sui problemi uditivi, e soprattutto visite gratuite in ospedale. Anche Pisa aderisce aprendo gli ambulatori delle due UU.OO. di ORL di Cisanello, dirette rispettivamente dal Prof. Berrettini e dal Prof. Stefano Sellari Franceschini, il giorno 29 novembre, dalle 8.30 alle 12.30 (Edificio 30 A, piano -1). Sarà possibile effettuare circa 40 visite, riservate ai soli adulti, rispettando l’ordine di arrivo.

 

 

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