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Cronaca Vecchiano

Vecchiano, rifiutano di pagare 120 euro: edicola da due mesi senza giornali

La società che si occupa di distribuire quotidiani e periodici ha deciso unilateralmente di sospendere il servizio nell'edicola dei fratelli Ciucci a Vecchiano, dopo il rifiuto dei due giovani imprenditori di firmare una scrittura privata

Rimasti a secco di giornali e ricariche telefoniche per non aver firmato un accordo con l'azienda distributrice. E' ciò che è successo ai fratelli Dario e Diego Ciucci, giovani titolari di un'edicola a Vecchiano, la cui storia è raccontata da Confcommercio Pisa che definisce la vicenda "un fatto inaccettabile, frutto di una decisione grave ed ingiustificata, presa unilateralmente dalla Martini Dumas Spa, società che distribuisce quotidiani e prodotti editoriali nei comuni del pisano".

A Dario e Diego è stata interrotta di colpo la fornitura di quotidiani e periodici dal 9 settembre scorso, mentre la sospensione delle ricariche telefoniche è iniziata dal 14 settembre. Il motivo formale addotto dal distributore sarebbe quello della anti-economicità del rapporto contrattuale, anti-economicità, affermano da Confcommercio, mai dimostrata in nessuna sede. "Sappiamo in realtà molto bene - sostengono dall'associazione di categoria - che il motivo reale della interruzione della fornitura dei giornali nasce dal rifiuto dei fratelli Ciucci a firmare una scrittura privata in cui la 'D&D srl dichiara di obbligarsi a corrispondere alla Martini Dumas Spa, che accetta, un compenso mensile di euro 120,00 per i servizi meglio descritti all'articolo 1'. Servizi considerati non indispensabili dai fratelli Ciucci e comunque non meritevoli di un investimento mensile di 120 euro".

"La reazione del distributore al rifiuto, con il conseguente comportamento dello stesso - spiegano da Confcommercio - lede due diritti fondamentali: il primo, quello della libertà economica dell'imprenditore. Il secondo, quello costituzionale all'informazione, diritto di cui i cittadini sono gli unici depositari". A rischio interruzione fornitura di giornali e periodici infatti, entro il prossimo 31 dicembre, anche le edicole di Filettole, Gello, Pontasserchio, Orzignano. Intanto, i due giovani imprenditori di Vecchiano, dovesse perdurare questa situazione, rischiano di chiudere definitivamente l'attività.

La denuncia della gravità di questa vicenda è stata inoltrata dal sindacato Sang Confcommercio Pisa ai sindaci dei Comuni di Vecchiano e San Giuliano Terme, che hanno subito inviato una comunicazione alla Martini Dumas Spa e al Prefetto di Pisa.

Scrivono nella lettera inviata alla Martini Dumas e per conoscenza anche al Prefetto, i sindaci Giancarlo Lunardi (Vecchiano) e Paolo Panattoni (San Giuliano Terme) di “revocare formalmente le decisioni assunte e di non adottarne unilateralmente altre che possano comprimere servizi ritenuti indispensabili... di ripristinare le forniture cessate e di proseguire nel rifornimento di tutti gli attuali punti vendita di quotidiani e periodici presenti sui nostri territori comunali. Sarà nostra cura richiamare l'attenzione del Prefetto di Pisa sulla delicata situazione che si sta venendo a creare, così come manifesteremo la nostra contrarietà alla Vostra posizione sugli organi di stampa ed in ogni sede istituzionale e politica ritenuta adeguata”.

“La situazione che si sta profilando, in merito alla decisione unilaterale della Martini Dumas è di una gravità assoluta - afferma Paolo Pesciatini, segretario Snag Confcommercio Pisa - si rischia di far chiudere, senza motivo alcuno, tutta una serie di attività commerciali, le edicole, che svolgono un servizio essenziale per la comunità di questi paesi. Non è pensabile, sotto nessun profilo, che il distributore locale dei quotidiani, possa decidere a suo arbitrio assoluto quali edicole tenere aperte e quali chiudere, stabilendo arbitrariamente condizioni e servizi. Contrasteremo con tutti i mezzi possibile la decisione della Martini Dumas. Ringraziamo i sindaci Lunardi e Panattoni per il sostegno e la chiara posizione assunta nei confronti del comportamento non tollerabile della Martini Dumas Spa”.

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