Spending Review sulla sanità: ticket sui farmaci in base al reddito
Per fronteggiare la Spending Review il Pd pensa ad una riorganizzazione del sistema sanitario, una delle ipotesi è quella di far pagare i ticket sui farmaci in base al reddito annuo
Ai primi di agosto c'è stata una lunga riunione del gruppo Pd in Consiglio regionale, che ha presentato due possibili opzioni per fronteggiare i tagli della spending review sul mondo della sanità: riorganizzare il sistema sanitario senza tagliare alcuna struttura o intervenire sui ticket dei farmaci. Le ipotesi sono ancora in una fase di studio.
Nel caso si prendesse in considerazione il ticket in base al reddito, la manovra riguarderebbe circa 250 mila toscani e ne esenterebbe quasi 2 milioni. Infatti verranno esentate tutte le persone che, tramite denuncia Irpef o Isee, dichiarano un reddito inferiore a 36 mila euro annui. Il nuovo piano servirà a trovare altri 60-70 milioni di euro, cumulati con l'intervento sui ticket già previsto da una delle ultime manovre del Governo Berlusconi.
I conti sono ancora da fare, ma orientativamente dal prossimo autunno ci dovrebbe essere un raddoppio per gli scaglioni superiori a quota 36 mila. Ciò significa che i redditi da 36 a 70 mila euro che oggi pagano 1 euro potrebbero pagarne 2, quelli tra i 70 e i 100 mila da 2 potrebbero arrivare a 4 euro, mentre i redditi oltre 100 mila dagli attuali 3 euro potrebbero passare a 56 euro.
"L'idea - ha spiegato il responsabile sanità del Pd toscano e vicecapogruppo in Consiglio regionale Marco Ruggeri - è quella di coprire un terzo con il ticket e per due terzi attraverso una riorganizzazione della sanità. Cosa quest'ultima complicata ma che faremo con tutta la Toscana, mantenendo la qualità dei servizi".
"Purtroppo - ha aggiunto Ruggeri - la spending review ci ha colpito tanto e in maniera ingiusta. Questo perché i criteri adottati sono più congrui verso le Regioni che fino ad oggi non hanno mai tagliato".