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Cronaca

Vende le figlie ai cugini per il matrimonio: "Caso atroce, ma non colpevolizziamo un'etnia"

A parlare è Daniela Lucatti, psicoterapeuta della Casa della donna e referente in Toscana dell'associazione rom e sinti 'Them Romanò: "La violenza di genere è trasversale ad ogni cultura e classe sociale"

"Un caso atroce ed inaccettabile. Bisogna però fare attenzione a non colpevolizzare una etnia, sarebbe molto pericoloso". E' la posizione espressa da Daniela Lucatti, psicoterapeuta della Casa della donna e consigliera della stessa associazione sul caso del 47enne arrestato dalla Polizia di Pisa per vari reati, tra cui quello di aver maltrattato le figlie per costringerle a sposarsi con i cugini, ai quali sarebbero state vendute in cambio di denaro. Lucatti è anche referente per la Toscana dell'associazione 'Thèm Romanó', fondata nel 1990 da un gruppo di rom e sinti con lo scopo di rilevare, valorizzare e diffondere la cultura romanì a livello nazionale e internazionale.

Il patto nel campo nomadi: il video

"Non in questo modo violento - afferma Lucatti - ma il matrimonio forzato è purtroppo una modalità che resiste ancora in alcuni settori della cultura rom. Nessuno può però pensare di colpevolizzare un'intera etnia. La violenza sulle donne avviene in modo trasversale in tutto il mondo, in ogni cultura e in ogni classe sociale. Basta pensare che tutti gli 81 centri italiani che appartengono alla rete D.i.Re, e di cui anche la Casa della donna fa parte, sono pieni di casi di donne maltrattate con atrocità di ogni tipo. E' una vera e propria mattanza quotidiana: violenze e molestie sessuali, incesti, percosse, donne segregate in casa sono all'ordine del giorno". Una violenza che non di rado sfocia anche in furia omicida. 

Lucatti fornisce poi alcuni dati relativi all'attività della Casa della donna. "Ogni anno riceviamo circa 300 telefonate di donne maltrattate in ogni modo. Le statistiche ci dicono che nel 75% dei casi i maltrattanti sono uomini italiani". 

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