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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Piazza Duomo

Bancarelle Piazza Duomo, il Tar si pronuncia: sì allo spostamento

Secondo il Tribunale Amministrativo Regionale lo spostamento è giustificato dalla situazione di pericolo esistente, visto che il muro del Museo delle Sinopie deve essere restaurato. La Primaziale: "Intervento non più rinviabile"

Il Tar dà ragione al Comune, niente da fare quindi per i bancarellai di Piazza dei Miracoli che avevano presentato ricorso contro l'ordinanza di sgombero dell'amministrazione comunale. A questo punto l'amministrazione, che aveva sospeso lo sgombero in attesa del pronunciamento del Tar, nonostante il termine ultimo fosse lo scorso 12 gennaio, può procedere con lo spostamento coatto delle attività commerciali, mentre gli esercenti hanno già preannunciato ricorso al Consiglio di Stato.

Secondo il Tribunale, l'operato dell'amministrazione, ovvero lo spostamento temporaneo altrove delle bancarelle, "trova giustificazione sia sotto il profilo giuridico che fattuale, nell'accertata situazione di pericolo sussitente", riferito al pericolo di crolli nel muro del Museo delle Sinopie che necessita di immediato restauro. Il Tar, inoltre, afferma "l'impraticabilità della soluzione alternativa proposta dai ricorrenti", ovvero lo spostamento in avanti di qualche metro delle bancarelle stesse in virtù di specifici "pareri contrari emessi da Vigili del Fuoco e Polizia" e aggiunge che non è dimostrabile il fatto che lo spostamento possa procurare mancati guadagni ai commercianti "non essendo per nulla certa la diminuzione degli incassi nella nuova ubicazione del mercato", vale a dire vicino al parcheggio dei bus turistici in via Pietrasantina.

Gli esercenti però non si arrendono, hanno deciso di andare fino in fondo a quella che è ormai diventata una vera e propria guerra contro l'amministrazione comunale pisana e la decisione di far lasciare alle bancarelle la loro sede storica all'ombra della Torre Pendente.

IL COMUNE.
II pronunciamento del Tar della Toscana in merito all'ordinanza di sgombero delle oltre 40 bancarelle che vendono souvenir in Piazza dei Miracoli a Pisa "conferma le ragioni d'emergenza e il percorso scrupoloso fatto dall'amministrazione in modo concorde e coordinato con l'Opera della Primaziale Pisana e con l'Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana". E' quanto afferma il Comune di Pisa in una nota. "In attesa del pronunciamento di merito - prosegue la nota - viene convalidato l'orientamento assunto in modo unanime da tutte le istituzioni che hanno partecipato a una specifica conferenza di servizi che ha seguito e seguirà, passo per passo, i provvedimenti per affrontare l'emergenza e tutti i progetti di riqualificazione del sistema d'accoglienza dei turisti intorno al complesso monumentale, delineando così il contenuto del piano di gestione del patrimonio dell'Unesco". Infine, il Comune auspica "che intanto si possa procedere, con spirito di collaborazione, a consentire l'avvio dei lavori per evitare ogni rischio per l'incolumità delle persone e di danneggiamento irreversibile di beni culturali d'inestimabile valore".

OPERA DELLA PRIMAZIALE PISANA. Dopo la sentenza del Tar, l'ente che tutela il complesso monumentale di Piazza dei Miracoli conferma "l'evidente stato di grave degrado materico e strutturale dell'apparato lapideo della facciata dell'edificio monumentale per la porzione adibita a Museo delle Sinopie". La Primaziale precisa anche che "oltre all'obbligo di ovviare allo stato di pericolo per la pubblica incolumità, esiste anche un obbligo al restauro e alla conservazione dei beni monumentali espressamente richiamato dalla Soprintendenza". In seguito alle recenti piogge nel museo, nel quale sono custoditi i disegni preparatori degli affreschi del Camposanto monumentale, spiega ancora la Primaziale, "si sono reiterate infiltrazioni d'acqua dalla copertura con evidenti colature sulle stesse sinopie e tutto ciò rende assolutamente non procrastinabile l'inizio dei lavori di restauro della copertura e della facciata dell'edificio a tutela della conservazione di beni preziosi e unici al mondo". Se invece ciò non dovesse avvenire la Primaziale annuncia che si vedrà "costretta a chiudere al pubblico il museo".
 

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