rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca La Cella / Via Emilia

Sant'Ermete, abitanti in protesta: stato di agitazione nel quartiere

La situazione delle case popolari e la mancata sicurezza del cavalcavia al centro delle lamentele dei cittadini che hanno inviato una lettera alle istituzioni

Giornata di protesta ieri, martedì 12 marzo, a Sant'Ermete. I cittadini, con una lettera inviata al prefetto Giuseppe Castaldo, alla presidente della Società della Salute Gianna Gambaccini e all'amministratore delegato di Apes Pisa Lorenzo Bani, hanno proclamato lo stato di agitazione del quartiere in seguito alla mancata presenza di rappresentanti delle istituzioni al consiglio di quartiere dello scorso 2 marzo.
La stessa presidente della Sds Gambaccini aveva declinato l'invito dei residenti sottolineando come "non ci sia in questa fase alcuna necessità di confronto". Gambaccini aveva anche condannato il comportamento degli abitanti che nelle scorse settimane avevano occupato il cantiere di via Emilia e aggredito la Polizia Municipale.

"Nonostante le centinaia di firme protocollate a sostegno della richiesta di incontro, non si è presentato alcun amministratore - affermano gli attivisti - da oggi (ieri, martedì, ndr) fino a che non si aprirà un vero tavolo di confronto sugli annosi problemi del quartiere inizieranno differenti forme di mobilitazione per far luce sulle tante questioni non risolte relative ai mancati finanziamenti per le case popolari e per la violazione dei diritti sociali degli abitanti del quartiere, dal sovraffollamento al pericoloso cavalcavia mai messo in sicurezza.  Ogni martedì saremo in protesta dalle ore 17".

In particolare, come si legge nella lettera inviata alle istituzioni, al centro delle lamentele dei cittadini tra le altre cose la "mancanza di finanziamenti relativi alle costruzioni dei nuovi blocchi di alloggi popolari; la mancata revisione del progetto definitivo di costruzione dei due blocchi (39 + 33 alloggi) che prevede dimensioni ristrette solo ad una camera; la grave situazione socio-sanitaria derivante da mancata applicazione della delibera del 6 settembre 2018 del Comune di Pisa, con conseguente permanenza del sovraffollamento per numerose famiglie". E poi l'insicurezza del cavalcavia Sant'Ermete – La Cella con la "mancanza di progetto definitivo e tempistiche per la realizzazione della messa a norma di tale passerella con relativa pista ciclo-pedonale".

"Dopo anni in cui gli abitanti hanno mostrato le discrepanze tra il progetto di riqualificazione approvato nel 2011 da Comune e Regione Toscana in cui si affermava l'evacuazione e la ricostruzione di 264 alloggi popolari, e la sua effettiva mancata realizzazione, evidenziata anche da relazioni di periti, dell'Asl, dei Vigili del fuoco circa lo stato di violazione dei requisiti di abitabilità del quartiere e della pericolosità dell'infrastruttura del cavalcavia - si legge nella lettera protocollata - dopo aver realizzato nel giugno scorso un referendum consultivo di quartiere, che ha approvato con l'80 per cento di votanti residenti il Progetto Comunità di quartiere; dopo aver richiesto incontri in cui non venissero semplicemente enunciate generiche intenzioni di buona volontà, nonostante la conclamata gravità della violazioni storiche ed attuali dei diritti degli inquilini delle case popolari del villaggio a lato di Via Emilia, l'assenza di risposte da parte dei vertici delle aziende e delle istituzioni responsabili dell'erogazione dei servizi abitativi e sociali comporta l'indizione di uno stato di agitazione".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Sant'Ermete, abitanti in protesta: stato di agitazione nel quartiere

PisaToday è in caricamento