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Cronaca

Stazione Leopolda: "Troppi debiti, non si può più andare avanti così"

Il sindaco Michele Conti ha spiegato in Consiglio Comunale le ragioni alla base dell'ipotesi di riconvertire la struttura da centro eventi a mercato dedicato a prodotti del territorio

Non solo la necessità di sfruttare maggiormente la struttura, ma anche "238mila euro di canoni arretrati non pagati al comune". Sono le principali motivazioni che stanno spingendo l'amministrazione comunale a valutare l'ipotesi di riconvertire la stazione Leopolda da centro eventi a mercato coperto, dedicato a prodotti del territorio. A spiegare la situazione è stato il sindaco di Pisa, Michele Conti, che nel pomeriggio di oggi, 19 febbraio, ha risposto ad un question time sull'argomento presentato dal capogruppo del Partito Democratico, Giuliano Pizzanelli.

Nel presentare il documento Pizzanelli ha ricordato come "in questi anni la struttura ha svolto un ruolo importante nell’organizzare eventi espositivi e nel dare ospitalità e supporto a tantissime associazioni (oltre 60) impegnate in ambito sociale e culturale" chiedendo poi al sindaco "quale confronto intende aprire, prima di adottare qualsiasi decisione in merito, con le tante realtà che hanno gravitato in questi anni intorno alla stessa Stazione".

"La convenzione per dare in gestione la struttura - ha esordito Conti - è stata siglata nel 2014 dal comune e dall'associazione Casa della città Leopolda. Attualmente c’è una grossa problematica legata ai canoni con 238mila euro di arretrati non pagati al comune. Dobbiamo affrontare questa vicenda perché non possiamo arrivare a fine legislatura con un buco delle casse comunali da mezzo milione di euro. Non mettiamo in dubbio la bontà di chi utilizza la struttura, ma di fatto è sottoutilizzata. Ci sono attività importanti ma per pochi giorni l’anno".

Il sindaco ha quindi spiegato il suo progetto. "L’ipotesi, ancora allo studio, è quella di utilizzare la Leopolda come mercato coperto. Un'ipotesi che nasce dal fatto che manca una struttura del genere in città. Inoltre potrebbe rivitalizzare un quartiere e che ha problemi di sicurezza e desertificazione commerciale. Un mercato coperto come ce ne sono altri in Europa, da portare avanti magari con un percorso partecipato".

Il nuovo contenitore delle associazioni cittadine potrebbe diventare il centro Sms, sulle Piagge. "E' una delle ipotesi che possiamo prendere in considerazione con tutte le associazioni cittadine" ha affermato Conti che poi è intervenuto anche sull'eventualità che per il 2019 non si svolga la manifestazione Fior di città. "Siamo ben disponibili a continuare per l'edizione 2019 - ha concluso il sindaco - le due cose sono divise, ma è necessario prendere atto che non si può andare avanti con una situazione del genere".

"L’invito - ha ribattuto Pizzanelli - è quello di esaminare la questione tenendo conto di tutti gli aspetti, a partire dal fatto che il centro Sms non è al momento praticabile. Inoltre la situazione dei mercati coperti in Toscana è negativa, in alcuni casi molto negativa".

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