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Cronaca

Post razzisti su Facebook, salta l'evento del Comune: è polemica

L'iniziativa sul 'Giorno del Ricordo' doveva essere introdotta dal professore Stefano Doroni, ma è stata annullata dopo le polemiche scatenate dalle frasi shock da lui scritte sul suo profilo

Un evento rinviato a causa di una serie di dichiarazioni shock scritte su Facebook dal relatore, chiamato dal comune ad introdurre l'iniziativa. E' il nuovo caso che imbarazza l'amministrazione comunale pisana. Coinvolto nella vicenda ancora una volta l'assessore alla Cultura Andrea Buscemi, in questi mesi finito più volte al centro delle polemiche per l'accusa di stalking per la quale è stato processato. L'evento in questione è quello che si sarebbe dovuto svolgere ieri, 10 febbraio, a Palazzo Gambacorti, organizzato in occasione del Giorno del Ricordo da Buscemi (un monologo teatrale in Sala Rossa); l'assessore aveva chiamato ad introdurre l'appuntamento Stefano Doroni, insegnante in un istituto superiore cittadino "e secondo la stampa locale - scrive in una nota Diritti in Comune - amico dell'assessore".

"Violenza e razzismo alla corte di Buscemi"

L'evento è stato poi rimandato a data da destinarsi dopo le proteste scatenate da Diritti in Comune che ha denunciato le frasi "incredibilmente violente e razziste, contenute nei post e nei commenti pubblicati da Stefano Doroni sulla propria pagina Facebook. Un’istigazione all’odio e al razzismo che dovrebbe essere censurata da qualsiasi amministratore pubblico".

Tra le frasi incriminate si leggono quelle su l'ex ministro Kyenge definita "una scimmia berciante", o quelle sull'Anpi, ("un bubbone", "da gettare ai cani randagi"). E ancora: i rom sgomberati a Gallarate? "Purtroppo non spuntano oggetti atti a fracassare i loro sudici crani e a lasciarli stesi al sole". Chi ha accolto i migranti della Sea Watch? "Si prendano almeno la scabbia e la attacchino a tutte le loro famiglie".

Frasi che hanno spinto l'amministrazione a rinviare l'evento, con l'assessore Buscemi che si è detto imbarazzato per quanto accaduto. Ma, stando a quanto filtra da Palazzo Gambacorti, sarebbe soprattutto il sindaco ad essere particolarmente infastidito per l'ennesimo scivolone del suo assessore.

Le scuse di Doroni

Nella serata di ieri è poi intervenuto con una nota lo stesso Doroni. "Ho sbagliato - scrive il professore - le mie parole sul mio account Facebook, parole di un privato cittadino che si sfoga malamente, sono censurabili e non devono essere accettate: io per primo chiedo poterne fare ammenda". Il professore precisa di non avere cambiato la sua opinione politica su quei temi ma prende "le distanze da quelle mie espressioni che sono e restano inaccettabili e che, prego chiunque di credere, in buona fede mi sento estranee e giudico improvvidamente usate in uno sfogo brutale a cui ha ceduto la mia emotività".

"Porteremo la vicenda in Parlamento"

Ad intervenire è anche il segretario cittadino del Partito Democratico, Biagio Depresbiteris. "Si potrebbe pensare a un ulteriore passo falso dell'amministrazione o dell'assessore Buscemi. Ma quanto accaduto non è che la conferma di una deriva antidemocratica di questa amministrazione" sostiene il Pd, ricordando "le vicende personali dell'assessore Buscemi" e il "comportamento del consigliere leghista Manuel Laurora durante il minuto di silenzio per le vittime dell'Olocausto fino alle esternazioni sul Mein Kampf dello stesso". 

"Come Partito Democratico - conclude Depresbiteris - non lasceremo cadere nel vuoto questa vicenda e porteremo tramite i nostri rappresentanti l'attenzione su quanto accaduto in Parlamento, in Consiglio Regionale e in Consiglio Comunale nonchè di fronte al ministero dell'Istruzione affinchè valuti l'idoneità del professore Doroni a svolgere il ruolo di insegnante presso un istituto di scuola superiore".

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