Il sorriso che il panorama delle mura di Pisa strappa sempre sarà stato più contenuto per il sindaco Filippeschi, ieri 14 giugno. Il camminamento, aperto nel pomeriggio in via straordinaria per i 140 anni del quotidiano 'Il Tirreno', è stato a disposizione per gli ospiti dell'appuntamento, fra cui il primo cittadino. Sotto ai bastioni, a mostrarsi con alcuni striscioni sul prato di Piazza Duomo, c'erano i bancarellai.

Nei pressi della porta del Battistero il messaggio lanciato è stato chiaro: "Promesse, ordinanze non rispettate, menzogne... ha vinto il menefreghismo". Spiega infatti il rappresentante degli esercenti Michele Puschi: "Nel 2012, all'epoca dello sfratto da Piazza dei Miracoli, in una conferenza pubblica all'Hotel Duomo, il sindaco dichiarò che non avrebbe cambiato il piano del commercio finché non avesse sistemato la questione bancarelle. Oggi invece sappiamo che è fissato un incontro il 26 giugno fra amministrazione ed i nostri rappresentati di Confesercenti per valutare un nuovo piano, senza che si sia mai parlato seriamente della nostra sistemazione. Senza che sia mai stata data dal Comune una chiara indicazione delle sue intenzioni".

Se da un lato restano vivi i dubbi sul futuro delle bancarelle, dall'altro c'è la certezza che la sistemazione di Piazza Manin non piace ai commercianti. Anche per il problema sicurezza. Nella serata di ieri c'è stato un nuovo danneggiamento ad un banco, con un taglio ad una tenda, in orizzontale, di circa 3 metri. E' stato fatto nella 'stradina' chiusa fra le bancarelle, sul lato dell'ospedale, prima delle ore 20.45.

"Sembra fatto a spregio - commenta Puschi - perché per rubare alzano la sbarra da sotto, mentre per vedere dentro fanno tagli più piccoli. Il banco è anche vuoto, il signore che vende lì al momento non c'è. Non è stato fatto neanche di notte, perché quando mi hanno chiamato e sono venuto a vedere erano circa le 20.45. E' una situazione difficile, ci sentiamo abbandonati".