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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Centro Storico / Lungarno Mediceo

Luminara, striscione alla finestra: "In protesta contro la politica del traffico di questa amministrazione"

Singolare gesto di protesta del noto avvocato Katia Meucci: "Salassati dalle multe, nessun rispetto nei confronti di noi residenti. Il Comune mi ha fatto passare la voglia di festeggiare"

Al posto della consueta illuminazione un solo lumino e uno striscione con su scritto 'L'unica luce è per il Santo! Niente merita questo comune, compresi vigili e Sepi'. E' la singolare protesta andata in scena ieri, giovedì 16 giugno, in occasione della Luminara di San Ranieri. Protagonista un noto avvocato pisano, la 55enne Katia Meucci, che dal suo studio, situato sul lungarno Mediceo, intorno alle 19, ha appeso lo striscione per protestare "contro la politica pisana del traffico e delle soste, soprattuto per noi residenti".

"Esercito la mia professione in questo appartamento - spiega l'avvocato Meucci - che ho ereditato dai miei genitori. Per oltre 50 anni abbiamo fatto la Luminara ogni anno, accendendo e posizionando centinaia di lumini. Un lavoro enorme, perchè una volta non c'erano gli addetti del Comune che venivano a posizionarli. Ma ora basta, non ne posso più. Noi residenti, soprattutto quelli che abitano sui lungarni, non siamo minimamente tutelati nè rispettati, nè dal Comune nè dai vigili urbani, che ci salassano di verbali e contravvenzioni".

Sarebbero addirittura centinaia le contravvenzioni elevate nei confronti della signora. "Gli agenti della Municipale - afferma ancora la Meucci - mi hanno già intimato di togliere lo striscione, ma questa è proprietà mia e faccio quello che voglio. Inoltre il motivo della protesta sono proprio loro e la politica del traffico e dei parcheggi del Comune che non ha rispetto nei confronti dei residenti. In ogni strada, e quindi anche sui lungarni, dovrebbero esserci dei parcheggi bianchi per gli abitanti e invece siamo costretti a pagare al Comune 123 euro ogni sei mesi per parcheggiare negli stalli blu. Tutto questo per venire nella casa in cui sono nata e che appartiene alla mia famiglia da quasi un secolo".

Una politica del traffico e delle soste che, secondo la Meucci, sarebbe ancora più incomprensibile in occasione della Luminara. "Per questa giornata - afferma ancora Meucci - il Comune dovrebbe prevedere dei permessi temporanei per noi residenti. E invece la politica che viene attuata va nella direzione completamente opposta. Il 16 giugno del 2012 ho preso una contravvenzione mentre venivo ad accendere i lumini per San Ranieri. L'anno successivo mi è stata fatta una multa il 17 giugno, mentre venivo a spegnere i lumini dopo la Luminara: il Comune mi ha fatto passare la voglia di festeggiare il Santo Patrono".

"La goccia che ha fatto traboccare il vaso - continua ancora il legale - risale però al 16 giugno 2014. Da allora ho deciso che non accenderò più un solo lumino". In quell'occasione la signora Meucci viene fermata da due vigilesse all'incrocio tra lungarno Fibonacci e ponte della Vittoria "mentre mi dirigevo verso casa - prosegue l'avvocato - per accendere i lumini". Un episodio balzato anche agli 'onori' della cronache cittadine con la signora  'accusata' di aver investito le due agenti della Municipale.

"Questo è quello che è stato scritto sui giornali - dice la Meucci - la verità è che c'è stata una discussione educata nella quale ho fatto presenti le mie ragioni. Poi, una delle due vigilesse ha perso il controllo e ha iniziato a prendere a cazzotti il cofano della mia auto. Dopodichè me ne sono andata. Per questo episodio ho anche querelato le due vigilesse, per violenza e abuso di ufficio. Il processo è ancora nelle fasi iniziali, ma sono intenzionata ad andare fino in fondo, a meno che non ci siano delle scuse ufficiali da parte delle due agenti e dell'amministrazione comunale".

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