San Miniato, sversamento carburante da oleodotto: contaminato un terreno
I tecnici di Arpat lavoreranno per l'aspirazione del liquido oleoso e per l'escavazione del terreno contaminato. Lo sversamento è stato causato da un tentativo di furto di carburante
Al lavoro per tutta la giornata i tecnici di Arpat per aspirare il carburante che è fuoriuscito dall'oleodotto di Eni che collega la raffineria di Livorno a quella di Calenzano, durante il tentativo di furto avvenuto nella notte. Due giovani rumeni sono stati arrestati dai Carabinieri, mentre nella mattinata la linea ferroviaria, interessata dalla perdita del carburante, è stata interrotta tra Pontedera e Empoli.
"Lo sversamento del prodotto petrolifero dall’oleodotto, che non stava trasferendo grosse quantità di carburante, ma in esercizio con una minima pressione, per evitarne lo svuotamento - fanno sapere da Arpat - ha interessato una fossa campestre per circa 200 metri, ed è stato arginato da cumuli di terra presenti per lavori di manutenzione della strada. L’acqua superficiale interessata al fenomeno era ridotta poiché la quantità presente nella fossa era minima e le pareti emerse non sembravano visivamente interessati da fenomeni di contaminazione conclamata".
"ENI, proprietaria dell’oleodotto - proseguono da Arpat - ha provveduto ad inviare tempestivamente in loco propri tecnici, che hanno stimato una fuoriuscita di 6-8 m3 di carburante, unitamente a mezzi idonei per riparare l’oleodotto, contenere la fuoriuscita e ripristinare lo stato dei luoghi".
Dopo il fermo del transito ferroviario e dell’alimentazione elettrica della linea ferroviaria, è iniziato il pompaggio del carburante dalla fossa campestre e dal punto di manomissione. Dopo le operazioni di aspirazione, seguirà l’escavazione del terreno contaminato, fino ad arrivare presumibilmente al fondo scavo lunedì prossimo. L’intervento dovrebbe essere risolutivo.