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Cronaca Centro Storico / Piazza San Paolo a Ripa D'Arno

Taglio degli alberi in Piazza San Paolo, possibili danni alle nidiate: "Bastava aspettare due settimane"

Grande disappunto esprime la Lipu per l'abbattimento dei tigli, che secondo l'associazione poteva essere ritardato di due settimane: "Speriamo non ci fossero dei pulcini all'interno"

La Lipu (Lega Italiana Protezione Uccelli) sezione di Pisa, con riferimento al taglio dei numerosi grandi e storici tigli effettuato a partire da lunedì scorso in Piazza San Paolo a Ripa d'Arno, intende esprime un "severo ammonimento nei confronti di coloro che gestiscono a vario titolo il verde urbano a Pisa".  

L'associazione aveva già espresso molte perplessità in merito alla decisione di tagliare così tanti alberi, ma quello che al momento solleva dissenso è il periodo in cui sono stati effettuati gli abbattimenti: "La settimana suddetta ricade ancora nel periodo di molte nidificazioni attive. Proprio in questi giorni sono stati molti i pulcini di varie specie ed in particolare di Assiolo (Otus scops), piccolo rapace notturno particolarmente protetto dalla legge, recuperati dai nostri volontari e consegnati al centro di recupero della Lipu di Livorno (CRUMA) per le necessarie cure".

In particolare sui grossi tigli di Piazza San Paolo, come su quelli delle Piagge, di Piazza Giusti o sui platani di Piazza Santa Caterina, alcuni ornitologi da diversi anni hanno rilevato la presenza di svariate specie di uccelli nidificanti tra cui in particolare quella di diverse coppie di Assiolo, specie che depone ed alleva i piccoli anche in città nelle cavità dei grossi alberi.

"Già da diverse settimane - scrive la Lipu- avevamo messo a conoscenza l’amministrazione comunale della presenza di tali uccelli, chiedendo di rispettare un fermo biologico per le operazioni di potatura e taglio degli alberi almeno fino al 31 luglio, anche esperti ornitologi si erano espressi in tal senso; gli abbattimenti posticipati a questa data avrebbero escluso senza dubbio eventuali danni alle nidiate e non avrebbero per due settimane in più neppure messo a repentaglio la sicurezza dei cittadini, quegli alberi tagliati infatti, giudicati con tanto allarmismo tutti altamente pericolosi ed a forte rischio di improvviso crollo, erano nelle stesse condizioni lì da anni...".

"La triste ed amara realtà - conclude l'associazione - è che gli alberi non ci sono già più e che il suggerimento più che legittimo della Lipu non è stato ascoltato; a questo punto c'è solo da sperare che sui tigli abbattuti non ci fossero dei nidi con all'interno i pulcini".

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