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Cronaca San Rossore

Tenuta San Rossore: approvato il nuovo regolamento per la concessione di immobili

Il Consiglio Direttivo dell'Ente Parco ha aggiornato il documento risalente a 15 anni fa, stabilendo nuove disposizioni sulle abitazioni all'interno della Tenuta ed adeguamenti al canone base mensile. Previsti nel tempo più concessionari e più introiti

E' operativo il nuovo regolamento per la concessione degli immobili della Tenuta di San Rossore per finalità abitative. Il documento va a sostituire le precedenti statuizioni risalenti a circa 15 anni fa, quando venne trasferita dalla Presidenza della Repubblica alla Regione la competenza dedicata, che in seguito venne assegnata insieme alla gestione all'Ente Parco. Le nuove disposizioni prevedono adeguamenti al canone in vigore e l’applicazione di ulteriori parametri in grado di garantire condizioni economiche più eque ai vari soggetti che ne hanno titolo, aspetto che nel lungo periodo porterà maggiori introiti alle casse del Parco.

Nei prossimi anni infatti è previsto che i concessionari aumenteranno grazie ad interventi di manutenzione o ristrutturazione degli alloggi ora non abitabili. Unendo ciò all'innalzamento degli introiti a parità di concessionari, l'Ente potrà contare su entrate più consistenti che andranno a finanziare, almeno in parte, le spese di gestione e manutenzione del prezioso patrimonio immobiliare della tenuta.

La concessione di alloggi internamente alla Tenuta sarà riservata prioritariamente al personale del Segretariato della Presidenza della Repubblica in servizio attivo a San Rossore ed al personale dell'Ente Parco, specie per chi fra loro svolge attività che giustifica la permanenza sul posto oltre il normale orario di lavoro o le cui mansioni prevedano espressamente l’assegnazione dell’alloggio di servizio (agricoltura, allevamento, assistenza ai visitatori, guasti ed interventi urgenti di manutenzione, gestione del patrimonio forestale e faunistico, etc.). Poi sarà estesa ai soggetti legati alle attività da compiersi nella Tenuta, al fine di massimizzare i benefici gestionali ed operativi.

Potranno quindi chiedere in concessione un alloggio: personale dipendente delle Forze dell’Ordine stanziate nella Tenuta; personale dipendente di enti pubblici che operano a San Rossore; ex dipendenti che grazie all’esperienza acquisita durante il servizio svolgono attività, anche volontarie, sulla base di specifici accordi; operatori di attività private interne a San Rossore che abbiano attive convenzioni o concessioni. L'obbiettivo è quello di avere il maggior numero di dipendenti possibile vicini ai luoghi dove è necessario il loro intervento d'urgenza.

I contratti di concessione di immobili stipulati senza scadenza manterranno la loro validità fino al 31 dicembre 2018. In seguito saranno aggiornati ai nuovi canoni, mentre invece a quelli scaduti saranno da subito applicate le nuove disposizioni. Codificato anche l’adeguamento dei canoni agli indici Istat, operativo fin da subito in modo da recuperare i coefficienti di adeguamento relativi alle annualità passate.

Da decidere gli importi delle concessioni, da stabilire partendo dal canone base mensile pari a 3,60 euro per metro quadro, al quale devono essere applicati i vari coefficienti stabiliti dalle nuove tabelle. Il Consiglio Direttivo ha fatto propria la relazione tecnica istruttoria predisposta dagli uffici del Parco, al fine di avanzare una proposta. Si terrà conto dei prezzi di mercato, alla luce delle numerose peculiarità della Tenuta di San Rossore. Saranno a carico di chi prenderà in concessione l’immobile gli oneri relativi alle utenze ed eventuali tasse ed imposte di legge.

E' stato infine richiesto agli uffici del Parco di approfondire, nell’arco dei prossimi dodici mesi, l’analisi tecnica già effettuata anche attraverso un confronto con i professionisti che per conto dell’Università di Pisa hanno lavorato alla determinazione dei valori di mercato per le concessioni degli immobili di tale amministrazione, così da ricevere ulteriore conforto all’istruttoria già condotta. Nel caso in cui il contesto che ha portato alle scelte effettuate subisse significative variazioni, la delibera di approvazione del regolamento invita gli uffici del Parco a proporre al Consiglio Direttivo una conseguente rideterminazione del canone da applicare.

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