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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Festa della Toscana: in Consiglio Comunale Estela Carlotto e la sua lotta per i desaparecidos

Durante il Consiglio Comunale aperto organizzato in occasione della Festa della Toscana, la presidente delle Nonne di Plaza de Mayo ha raccontato la sua storia e ha ricordato a tutti i presenti il valore della democrazia

Una doppia occasione per un incontro significativo ed un Consiglio Comunale aperto: le tematiche della Festa della Toscana si intrecciano con quelle della Giornata mondiale per l’eliminazione della violenza contro le donne incontrando una donna simbolo.

Estela Carlotto presidente delle Nonne di Plaza de Mayo, è stata accolta oggi in Consiglio Comunale a Pisa da applausi e commozione.
Da anni alla guida dell’organizzazione per i diritti umani argentina che ha la finalità di localizzare e restituire alle famiglie legittime tutti i bambini sequestrati e desaparecidos nell’ultima dittatura militare (1976-1983), creare le condizione per predisporre la Commissione per quei crimini contro l’umanità e ottenere la giusta pena per tutti i responsabili, la Carlotto ha raccontato la sua storia e la sua sofferenza che sono quelle di molte donne argentine.

“L’Italia è sempre stata vicina alle Nonne di Piazza di Maggio, donne e madri colpite negli affetti, nonne alla ricerca di quei nipoti scomparsi alla nascita. Donne unite in questa ricerca spinte da un dolore e mosse dall’unione tra di loro - ha detto Estela nel suo discorso - in Argentina abbiamo la democrazia da 30 anni, speriamo sia l’eterna democrazia. Ma noi sappiamo che per dare un senso alle morti dei nostri figli dobbiamo andare nel mondo e ricordare cosa è successo. Raccontare ai giovani per insegnare a difendere la democrazia”. "Papa Francesco sta cambiando radicalmente la Chiesa dall'interno e ci ha già detto che possiamo contare su di lui per fare luce sulle eventuali responsabilità della Curia argentina nella tragedia dei desaparecidos - ha affermato ancora Estela Carlotto - in particolare ci aspettiamo un intervento pubblico del Pontefice e un suo impegno diretto per accedere agli archivi riservati della Chiesa argentina, perché sappiamo che durante il regime molti bambini sono stati rapiti e affidati proprio alla Curia per essere poi smistati in altre famiglie. Per riuscire a trovarli, a distanza di tanti anni, abbiamo necessità di accedere a quegli archivi e presto in un prossimo incontro con lui gli chiederemo proprio questo genere di impegno e atti concreti in questa direzione''.

“Il Governo Argentino aiuta questa organizzazione perché i fatti accaduti sono inenarrabili - dice il Capo ufficio politico dell’ambasciata argentina Carlos Cherniak - ricordiamo a tutti gli argentini che non abbiano chiarezza sulla loro famiglia di origine che possono presentarsi alle ambasciate e chiedere la prova del DNA. Potremo così risalire alle loro vere famiglie”.

“È  motivo di orgoglio avere con noi Estela Carlotto, poterle rappresentare la nostra stima e la nostra ammirazione, riconoscere in lei le cose in cui crediamo profondamente - ha dichiarato il sindaco Marco Filippeschi che al termine della cerimonia ha donato un riconoscimento alla Carlotto - noi oggi celebriamo la Festa della Toscana nel modo più appropriato perché Estela Carlotto rappresenta pienamente quei valori di civiltà e affermazione dei diritti umani che mai vogliamo stancarci di mettere al centro del nostro impegno, facendone elemento costitutivo della visione che ci anima nel governo dei nostri territori. È l'occasione giusta per riaffermare il nostro impegno sui valori, sulla memoria, sui diritti”.

Presenti il presidente del Consiglio Comunale Ranieri Del Torto, la presidente della Lega internazionale donne per la pace e la libertà Giovanna Pagani, Buscarita Roa Abuela de Plaza de Mayo, il presidente Ciep Massimo de Santi e l’assessore Marilù Chiofalo.

Nel Consiglio Comunale aperto è intervenuto anche Wilbert Rideau, che, condannato a morte per aver ucciso quando aveva 19 anni, durante una rapina, una donna, ha trascorso 44 anni in prigione (12 dei quali in isolamento) per essere poi rilasciato definitivamente il 15 gennaio del 2006, anniversario, ironia della storia, della nascita di Martin Luther King. “Isolare un essere umano per anni in una cella larga come un bagno è la cosa più crudele che si possa compiere contro una persona. Lo Stato della Louisiana è lo stato più crudele di tutti gli Stati Uniti - ha sottolineato Wilbert Rideau - ma questo non ha diminuito la criminalità”.

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