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Cronaca

Lutto a Pisa: è morto Tiziano Raffaelli, il 'papà' del Parco di San Rossore

Raffaelli era stato uno dei protagonisti della nascita e dello sviluppo del Parco. Il cordoglio del sindaco, del deputato Fontanelli e del mondo ambientalista

Lutto a Pisa per la morte di Tiziano Raffaelli, professore universitario, ambientalista, dirigente politico, protagonista della nascita del Parco Naturale di San Rossore.

SINDACO. "E' una perdita molto grave per la nostra città. Era ancora giovane e poteva dare tanto da studioso, nel suo lavoro appassionato di docente universitario, di uomo attento alle culture di frontiera, al rinnovamento della cultura progressista che viveva e promuoveva - afferma il sindaco Marco Filippeschi - Tiziano è stato un protagonista di una fase importante per Pisa. E' stato protagonista della nascita e dello sviluppo del nostro Parco Naturale. Capace di portare rinnovamento nella sinistra e nel suo partito, nella cultura ambientalista e di creare scelte irreversibili di tutela e valorizzazione dei nostri beni ambientali, risultati di portata storica. La sua mitezza e la sua capacità d'ascolto erano unite alla coerenza e alla tenacia esemplari che ci ha fatto apprezzare. E' stato per noi una grande ricchezza.  Un compagno e un amico. Resterà un riferimento che non si dimentica per la sua esperienza. La città si stringe ai suoi familiari, è vicina ai suoi colleghi e ai suoi allievi".

DEPUTATO PAOLO FONTANELLI. "Sono profondamente addolorato per la scomparsa di Tiziano Raffaelli ed esprimo tutto il mio cordoglio alla famiglia - sottolinea il deputato questore della Camera Paolo Fontanelli - la comunità pisana deve molto a Tiziano per il suo forte e concreto contributo alla costruzione di politiche di gestione del territorio attente e rispettose dei valori ambientali. Tiziano è stato un protagonista fondamentale nella nascita e nello sviluppo del Parco naturale Migliarino San Rossore Massaciuccoli. Ha svolto ruoli politici e amministrativi significativi e soprattutto è stato un docente scrupoloso e molto apprezzato nella nostra Università. Le sue idee e sollecitazioni ci mancheranno sul piano dell'impegno culturale e civile".

AMBIENTALISTI. Cordoglio viene espresso naturalmente anche dal mondo ambientalista con una nota a firma di Fabio Garbari, Mauro Nozzolini e Alessandro Spinelli. "Alieno da ogni faziosità, esprimeva con proprietà e competenza le proprie idee; gli interlocutori ne percepivano il valore etico, l’onestà intellettuale, la rettitudine - scrivono i tre ambientalisti ricordando Raffaelli - noi che lo abbiamo conosciuto e frequentato per molti anni, in particolare durante la sua presidenza del Parco di Migliarino San Rossore Massaciuccoli, del quale era stato uno dei più convinti e tenaci sostenitori, anche in situazioni difficili, lo abbiamo apprezzato per la sua equilibrata e attenta gestione, per la sua partecipata esperienza nella redazione dei progetti per i piani territoriali, per il suo vivo interesse alle tematiche ambientali. Di ampia cultura umanistica e letteraria, manifestava massima attenzione anche verso i settori del sapere biologico e naturalistico. Non possiamo non ricordare che Tiziano Raffaelli è stato uno dei più convinti sostenitori dell’inopportunità di realizzare in San Rossore un grande raduno di scout nel 2014, sottoscrivendo un documento che i firmatari di questa breve nota gli avevano sottoposto. Nelle vicende che hanno coinvolto molti aspetti politici, culturali e amministrativi della città di Pisa e non solo, la presenza di Tiziano Raffaelli è stata molto significativa e preziosa per tutti coloro che credono tuttora nella correttezza e nell’onestà del fare, a beneficio della comunità e non ai privilegi di pochi. Il nostro cordoglio e la nostra solidarietà - concludono - vadano alla moglie signora Manuela Giovannetti e ai famigliari tutti".

LEGAMBIENTE. Anche Legambiente Pisa ricorda Tiziano Raffaelli: "Nel momento del dolore per la sua perdita, con maggior evidenza appaiono il valore e l’importanza del suo impegno intellettuale, politico ed etico, la traccia che ha lasciato nel cuore e nella mente di chi ha avuto la fortuna di conoscerlo. La meditata cultura, la pacata determinazione e la limpida passione per 'la cosa pubblica' ne hanno fatto un riferimento per molti, persone e associazioni. Solo la lunga malattia gli ha impedito di continuare le battaglie sostenute in difesa del nostro territorio e del suo ambiente naturale e umano. Gli amici e i soci di Legambiente Pisa ricordano come Tiziano sia stato tra i fondatori di Legambiente e presidente regionale nei primi anni ottanta. Né dimenticano la sua partecipazione a quel gruppo di giovani coraggiosi amministratori e cittadini che si sono battuti per la costruzione e l’avvio del Parco di Migliarino San Rossore Massaciuccoli, con un’attenzione mai più abbandonata. Indimenticabile, per chi ha avuto la fortuna di lavorare con lui, la sua presenza nel Coordinamento per la Salvaguardia di Boccadarno: è stata centrale allora la sua capacità di proporre e sostenere soluzioni per il recupero di quell’area tanto degradata quanto preziosa che fossero nello stesso tempo concretamente possibili e ispirate a una concezione di sviluppo del territorio rivolte alla sua qualità piuttosto che a sirene economiche. Legambiente Pisa cercherà di fare buon uso della comune esperienza con l’amico Tiziano".

RETTORE. "L'Università di Pisa - ha detto il rettore Massimo Augello - si stringe attorno alla professoressa Manuela Giovannetti e alla sua famiglia in questo momento di profondo dolore per la perdita del professor Tiziano Raffaelli. Oltre a una solida amicizia, ho avuto l'onore di condividere con il professor Raffaelli una vicinanza scientifica e lunghe discussioni su comuni temi di ricerca. Dopo la formazione da filosofo con Nicola Badaloni, infatti, il professor Raffaelli aveva ricoperto la cattedra di 'Storia del pensiero economico' prima alla Facoltà di Economia dell'Università di Cagliari e poi, dal 2002, alla Facoltà di Lettere e Filosofia del nostro Ateneo. Il professor Raffaelli si era affermato come studioso di fama internazionale, approfondendo in particolare la riflessione sull'economia politica tra XVIII e XIX secolo e su grandi pensatori quali Adam Smith e Alfred Marshall. Era anche docente rigoroso e molto impegnato, sempre attento alle esigenze e al confronto con gli studenti, e nel tempo aveva dimostrato una particolare capacità di formare e guidare giovani ricercatori e allievi. Pur sommando all'insegnamento e alla ricerca accademica, vari altri interessi e un concreto impegno civile nella società, era sempre rimasto uno studioso di eccezionale livello, il cui contributo alla vita istituzionale dell'Università è stato solo limitato dal progressivo incedere della malattia".

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