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Cronaca Calambrone / Via F. de Andrè

Calambrone, condominio invaso dai topi: "Scelte sbagliate dei proprietari"

La situazione dello stabile 'Le Navi' a Calambrone è stata affrontata dalla Prima Commissione Consiliare del Comune di Pisa che ha ascoltato i tecnici dell'Ufficio Ambiente

"Ad essere deficitario non è il sistema di raccolta della differenziata, ma la scelta fatta a suo tempo dai condomini". E' questa la posizione espressa dai tecnici comunali in merito alla situazione dello stabile 'Le Navi' a Calambrone, fra le vie Le Mimose e De André. Un condominio che, come denunciato dai residenti dei 73 appartamenti che lo compongono, da circa un anno è invaso dai topi, con i roditori attirati dai rifiuti che vengono lasciati nei pressi delle abitazioni dal porta a porta.

La struttura non ha infatti gli spazi idonei per dotarsi di un'area ecologica interna comune. I condomini sono quindi costretti a mettere i mastelli fuori la porta, con tutti i problemi di degrado che ne derivano, ulteriormente aggravati "da una generale incuria dell'area". Da qui la richiesta, avanzata dall'amministratore del condominio al Comune attraverso una petizione sottoscritta da oltre 120 cittadini, di prevedere dei cassonetti su strada

Il tema è stato affrontato nei giorni scorsi dalla Prima Commissione Permanente del Comune di Pisa nella quale sono intervenuti i tecnici dell'Ufficio Ambiente Marco Redini e Roberto Papini. "Quando si è introdotto il porta a porta - hanno spiegato i tecnici - Geofor ha fatto sopralluoghi in tutti i condomini della città, prendendo contatti con i vari amministratori delle zone interessate. Così è stato fatto anche per quanto riguarda il condominio in questione. Fin dai primi contatti emerse il fatto che il condominio non avesse un’area privata in cui poter realizzare una piazzola per i cassonetti. Prospettammo quindi all’amministratore dell’epoca l'ipotesi di realizzare quest’area sullo spazio comunale, prevedendo il pagamento dell’occupazione del suolo pubblico, così come previsto dal regolamento e come avviene in città in una decina di casi analoghi".

Una possibilità che secondo i tecnici comunali venne però scartata dagli stessi condomini. "Abbiamo quindi necessariamente dovuto optare per un'altra soluzione - hanno continuato Redini e Papini - dotando ogni famiglia del suo mastello, ben sapendo che non era la soluzione migliore a causa dell'elevato numero di appartamenti". La presenza dei topi, secondo i tecnici, deriverebbe inoltre "da un errato conferimento dei rifiuti da parte di alcuni condomini".

Per risolvere il problema servirebbe insomma che i condomini tornassero sui propri passi e decidessero di realizzare l'area ecologica sul suolo pubblico, pagando l'occupazione dello stesso di tasca propria. "Un'altra ipotesi - hanno concluso Redini e Papini - è quella di modificare il regolamento comunale sull'occupazione di suolo pubblico, prevedendo una riduzione delle tariffe per queste fattispecie. Per andare in questa direzione serve però un indirizzo di tipo politico".

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