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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Ospedale: prima volta internazionale per l'innovativo metodo di trapianto di fegato

I medici Aoup hanno combinato due tecniche, trapiantando un organo da donatore a cuore non battente e la perfusione normotermica, cioé l'irrorazione con nutrienti del fegato prima dell'operazione

Un eccezionale traguardo è stato raggiunto all'ospedale di Pisa con l'esecuzione del primo trapianto di fegato da donatore a cuore non battente mediante utilizzo del sistema di perfusione normotermica. Si tratta del primo intervento di questo tipo mai realizzato in ambito internazionale. Altri centri italiani ed esteri hanno infatti realizzato trapianti di fegato da donatore a cuore non battente, ma nessuno aveva finora usato la combinazione delle due procedure, ossia anche la perfusione normotermica: perfondere l'organo del donatore dopo il prelievo con sangue e nutrienti prima che sia trapiantato nel ricevente.

Il programma regionale di trapianto di organi da donatore a cuore non battente (DCD-donazione dopo la morte cardiocircolatoria) era stato avviato sul finire del 2016 e aveva visto la realizzazione solo di trapianti di rene. Nel 2017 però la macchina organizzativa del Centro trapianti di fegato ha lavorato alla realizzazione della tecnica. Così, dopo aver eseguito 14 procedure con questo tipo di perfusione, l'équipe dell'Aoup l'ha applicata ieri 4 febbraio per la prima volta alla donazione del fegato da un donatore a cuore non battente.

Lo scopo di combinare la perfusione normotermica al trapianto da DCD è di migliorare le condizioni del fegato e di 'testarlo' prima che sia trapiantato, valutandone la qualità. Così, nella serata di sabato, all'Aou di Careggi si è reso disponibile un donatore DCD. Sono immediatamente partite le procedure di segnalazione, l'attivazione dell'équipe di coordinamento infermieristico aziendale guidata dal dottor Juri Ducci e l'allerta dell'équipe di prelievo composta dal dottor Davide Ghinolfi e dal dottor Emanuele Balzano. Dopo aver prelevato il fegato, l'organo è stato riportato a Pisa dove è stato sottoposto a circa 3 ore di perfusione normotermica prima di essere trapiantato. La perfusione normotermica è stata realizzata dai dottori Davide Ghinolfi ed Erjon Rreka in collaborazione con Elisa Lodi. La procedura di trapianto è stata eseguita dal professor Paolo De Simone assistito dai dottori Nicolò Roffi e Marina Lucchesi, con l'assistenza anestesiologica fornita dal dottori Luca Meacci, Alicia Spelta e Lucia Bindi. Del trapianto ha beneficiato un paziente toscano in lista al Centro trapianti dell'Aoup da circa 2 mesi.

Questo intervento apre la strada all'attivazione su grande scala del programma DCD regionale con la prospettiva di offrire una soluzione terapeutica a pazienti in attesa di un fegato. Il risultato raggiunto rappresenta lo sforzo collettivo di una macchina organizzativa aziendale che ha visto impegnati circa 200 professionisti tra chirurghi, medici, anestesisti, infermieri e tecnici, insieme a tutti gli altri servizi aziendali.

"Un ringraziamento speciale - scrive in una nota l'Aoup - va all'équipe anestesiologica dell'Unità operativa di Anestesia e rianimazione trapianti diretta dal professor Gianni Biancofiore; all'équipe di infermieri del Coordinamento trapianti di fegato diretta dal dottor Juri Ducci; a quella della degenza protetta del Centro trapianti di fegato diretta dalla dottoressa Elisa Giannessi; all'équipe infermieristica di sala operatoria diretta dalla signora Marilise Ibba, all'Unità operativa di Medicina trasfusionale e biologia dei trapianti, all'Anatomia patologica, al Laboratorio di analisi chimico-cliniche, al Laboratorio trapianti, alla Radiodiagnostica. Tutti hanno lavorato senza sosta per la realizzazione della prima procedura e per l'attivazione del programma. Con questo eccezionale intervento l'Aoup e l'Ateneo pisano confermano la vocazione trapiantologica, il ruolo di leadership internazionale e l'impegno a innovare ed esplorare nuove modalità terapeutiche per i pazienti in lista d’attesa di trapianto. Questi ed altri temi saranno dibattuti in occasione della prossima celebrazione per i 2000 trapianti di fegato che avrà luogo a Pisa, al Teatro Verdi, il prossimo 4 maggio".

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