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Cronaca Cascina

Emergenza abitativa a Cascina: "Famiglie sotto sfratto abbandonate a se stesse"

La denuncia dell'Unione Inquilini: "Mancano soluzioni abitative per le famiglie sotto sfratto". L'assessore Ziello: "Problema ereditato dalle precedenti amministrazioni"

"A Cascina mancano le soluzioni abitative per le famiglie sotto sfratto che vengono 'albergate' per una decina di giorni e poi lasciate al loro destino". E' la denuncia del segretario provinciale dell'Unione Inquilini, Claudio Lazzeri, che oggi, mercoledì 29 marzo, insieme a Rebeldia, Africa Insieme, Prc, Sinistra per Cascina e Sinistra Per, sarà in presidio in via Alessandrini a supporto di una famiglia che sta per essere sfrattata con la forza pubblica. "Purtroppo - afferma Lazzeri - è solo uno dei tanti casi che quotidianamente si verificano nel territorio cascinese. Il problema della casa è ormai diventato 'strutturale' e non si può più parlare di emergenza abitativa. Lo dimostrano anche i dati sulla morosità incolpevole. Negli ultimi anni è stato fatto poco per combattere il fenomeno. E poco sta facendo anche la nuova amministrazione, nonostante le promesse fatte in campagna elettorale".

La famiglia in questione si trova sotto sfratto da novembre 2014 quando il padre ha perso il lavoro che lo impiegava nell'edilizia. "Grazie alla disponibilità del proprietario - afferma ancora Lazzeri - lo sfratto è stato rinviato tantissime volte. La presenza di 2 minori, tra i quali una bambina che ha avuto gravi problemi di salute, non sono stati sufficienti per ottenere una soluzione abitativa d’emergenza in questi anni. Il legale del proprietario, a febbraio scorso, ha anche provato a contattare il sindaco Ceccardi e l’assessore al Welfare Ziello per chiedere di trovare insieme una soluzione abitativa per la famiglia, ma non ha avuto alcuna risposta".

Per questo nucleo familiare, così come per gli altri che si trovano in una situazione analoga, l'unica soluzione prospettata dai servizi sociali è stata quella di trovare sistemazione in un albergo. "Dopo una decina di giorni - afferma ancora Lazzeri - le famiglie vengono però lasciate al loro destino, senza alcuna prospettiva". Da qui la proposta dell'Unione Inquilini. "In centro città - afferma Lazzeri - ci sono numerosi alloggi privati sfitti. La proposta che facciamo è quella di fare un censimento per convincere i pluri-proprietari che li detengono a concederli in locazione al Comune al fine di utilizzarli per l’emergenza abitativa. Laddove gli stessi proprietari negassero la loro disponibilità a concedere in locazione gli appartamenti, sarebbe opportuno provvedere all’aumento delle tasse in proporzione delle proprietà e, in caso di diniego, alla requisizione degli alloggi sfitti".

"Effettivamente esiste un problema di edilizia residenziale pubblica a Cascina - afferma l'assessore al Welfare Edoardo Ziello - un problema che però abbiamo ereditato delle precedenti amministrazioni e accentuato dai continui tagli fatti anche su questo fronte dal Governo Centrale. Mi chiedo però come mai i sindacati degli inquilini si accorgano del problema solo ora che c'è un'amministrazione leghista". Per quanto riguarda l''albergazione' Ziello spiega che "il protocollo adottato è quello della Società della Salute di cui facciamo ancora parte e che prevede di ospitare queste famiglie in albergo per alcuni giorni, a seconda dei casi, come soluzione ponte tra l'esecuzione dello sfratto e il passaggio casa-casa".

Per tamponare questa problematica l'amministrazione cascinese, spiega Ziello, ha già messo in campo alcune azioni. "Innanzi tutto - afferma l'assessore - nel bilancio è stato previsto un fondo di garanzia per l'emergenza abitativa, in modo che il Comune possa farsi da garante con i proprietari nel passaggio casa-casa. Inoltre Cascina ha 20 alloggi di emergenza abitativa, utilizzabili cioè nel passaggio casa-casa, per un periodo di massimo 15 mesi rinnovabili per altri 15. Il problema è che questi alloggi sono sempre stati intesi come alloggi popolari, con famiglie che quindi vivono lì dentro ormai da anni. Per questo abbiamo già deciso di avviare un programma di sgomberi".

Sul caso specifico della famiglia che questa mattina potrebbe essere sgomberata Ziello afferma di non sapere "se questa famiglia abbia o meno scritto ai nostri uffici, quello che è certo è che nessuno si è presentato da me per parlarmene personalmente". Infine Ziello commenta anche la proposta dell'Unione inquilini di un censimento degli alloggi sfitti tra i privati. "La requisizione è un qualcosa di tipico dei regimi sovietici - conclude l'assessore - noi siamo per la tutela della proprietà privata".

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