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Cronaca

Occupazione, vandali nelle scuole: "Come attraversare un girone dantesco"

Sopralluogo del gruppo consiliare del Pd all'istituto 'Pacinotti' duramente colpito dagli atti vandalici

"Tanta tristezza per degli spazi, oggetto della violenza e dell'ignoranza, che invece dovrebbero istruire i nostri ragazzi ed essere contenitori di cultura". E' il pensiero del gruppo consiliare del Partito Democratico di Pisa dopo i vandalismi che hanno colpito, durante l'occupazione, l'Itis 'Fascetti-Da Vinci' e l'istituto 'Pacinotti'. Forse studenti ma anche persone esterne potrebbero essere i responsabili di veri e propri atti vandalici che hanno danneggiato seriamente i due edifici scolastici.

Sabato mattina il gruppo Pd ha deciso di raggiungere il presidente della Provincia Massimiliano Angori per verificare e constatare con mano i danni e vandalismi provocati dall'occupazione. "Visitare la scuola in quelle condizioni è stato come attraversare un girone dantesco. Qualunque foto non può rendere l'idea, è stato un viaggio in un luogo post terremoto, o dopo bombardamento" afferma il consigliere comunale Vladimiro Basta.

Atti vandalici all'istituto 'Pacinotti' occupato

"Nel nostro ruolo politico non spetta solo una forte condanna dei brutali atti e non solo la solidarietà alla dirigente scolastica, a tutto il corpo docente, alle famiglie e ai ragazzi, oltre all'auspicio che vengano identificati i responsabili - sottolineano dal gruppo consiliare del Pd - a noi spetta qualcosa di più. Spetta provare a capire e interrogarci quali azioni, soprattutto culturali e sociali, possiamo mettere in campo affinché uno scempio e una devastazione del genere non avvenga mai più. Devastazione e vandalismi che non hanno niente a che vedere con le rivendicazioni e le proteste giovanili, al centro delle quali vi era una richiesta di impegno e attenzione per la situazione degli edifici scolastici, che devono trovare nella dialettica e nella richiesta legittima la loro forza".

"Chi si è introdotto al 'Pacinotti' per compiere atti di vandalismo non c'entra nulla con la scuola intesa nel suo più nobile significato e non c'entra nulla con gli studenti e le insegnanti che protestano per avere luoghi migliore dove formarsi e formare - sottolinea la consigliera comunale e provinciale Pd Olivia Picchi - partiamo da questo punto, perché data per ovvia la condanna unanime, non si possono non fare distinguo. Lo dico non per difesa di ufficio ma perché questi atti danneggiano soprattutto la libertà e la credibilità delle proteste studentesche che sono il sale della formazione di cittadinanza attiva. Gli studenti...oltre 600 contro 20 teppisti si sono già resi disponibili per dare una mano al ripristino dei luoghi. Come Provincia faremo ovviamente la nostra parte perché la scuola è patrimonio di tutti, ed in quel patrimonio da difendere sono compresi coloro che la vivono in ogni sua forma in modo civile e rispettoso. È a questi ultimi che dobbiamo restituirla presto, altrimenti i teppisti vincono due volte".  

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