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Cronaca Porta Nuova / Via Montelungo, 70

Colorificio via Montelungo, appartamenti al posto della fabbrica: non in tempi brevi

La J Colors, proprietaria dell'immobile occupato dal Municipio dei Beni Comuni, aveva chiesto un cambio di destinazine d'uso dell'area a fini residenziali, trovando però l'opposizione del primo cittadino. Il 20 settembre sentenza sul sequestro dell'edificio

Una richiesta di variazione d'uso dell'area avanzata al sindaco di Pisa Marco Filippeschi lo scorso 15 luglio: l'obiettivo la realizzazione di appartamenti. E' l'intenzione della J Colors, proprietaria del colorificio di via Montelungo, occupato dagli attivisti di Rebeldìa che hanno creato un nuovo spazio sociale e che da mesi portano avanti un braccio di ferro con la proprietà.

Da un lato gli occupanti gridano alla gigantesca speculazione edilizia e sostengono di aver fatto rinascere, in una zona strategica tra Piazza del Duomo e il Parco di San Rossore, un luogo lasciato in stato di abbandono, trasformandolo in un centro di aggregazione e di incontro. Dall'altro lato invece la J Colors, in una lettera inviata da James Goebel Junghanns al sindaco, sostiene che la cessazione dell'attività industriale non è da confondere con la dismissione dell'immobile e che i pagamenti delle utenze (acqua, luce, gas e telefono) così come Ici, Imu, Tares, Fiumi e Fossi, sono sempre avvenuti da parte della proprietà che si è fatta carico anche della manutenzione dell'edificio.

La J Colors quindi va avanti per la sua strada ed aspetta l'esito del procedimento penale avanzato nei confronti degli occupanti, rispondendo negativamente al sindaco a proposito di un incontro con gli attivisti del Municipio dei Beni Comuni.

"Durante l'incontro avvenuto ieri mattina con una delegazione del Municipio - si legge in una nota degli occupanti - il sindaco Marco Filippeschi ha assicurato che l'attuale amministrazione comunale non ha alcuna intenzione di procedere alla variazione d'uso dell'edificio. La discussione sul piano urbano è infatti ampia e complessa e molto tempo dovrà passare ancora prima che si possa valutare la situazione specifica dell'area intorno a via Montelungo. Un'importante rassicurazione soprattutto per i lavoratori che operano nelle fabbriche presenti in quell'area". "Per quanto riguarda il Colorificio - proseguono dal Municipio - attendiamo la sentenza del 20 settembre che deciderà se far continuare l'esperienza di socialità, che da un anno ha fatto rivivere una fabbrica abbandonata, o se invece riconsegnare quegli spazi a ulteriori anni di vuoto e incuria. Rinnoviamo l'invito al sindaco, agli assessori alla cultura, allo sport, all'urbanistica e all'amministrazione tutta a prendere visione quanto prima e di persona di quello che succede in un pezzo del territorio e della città di loro competenza e che sta assumendo sempre più importanza sociale, politica e culturale a livello cittadino e nazionale. Alla cittadinanza tutta - proseguono - chiediamo di partecipare al presidio davanti al Tribunale in occasione dell'udienza del 20 settembre in cui si deciderà sul ricorso presentato dalla proprietà per il sequestro dell'immobile. Anche questa volta l'alternativa è netta: beni comuni o interessi privati?".

"Il cambio di destinazione per l'ex Colorificio non è pensabile in tempi brevi - ha riferito il sindaco in Consiglio Comunale - per il resto posso dire che la richiesta della J Colors sarà presa in considerazione come facciamo con altre richieste simili, nel segno del rispetto della Legge e delle Regole".

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