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Cronaca

Bulgarella, risparmio di ferro per gli edifici, il sindaco: "Stiamo verificando"

La questione dell'imprenditore trapanese finito nell'inchiesta della Dda di Firenze per presunti legami con Cosa Nostra è approdata anche in Consiglio Comunale. Al centro della seduta il presunto risparmio di ferro ordinato da Bulgarella per alcune strutture

Una lettera inviata alle autorità competenti dai consiglieri comunali di Una città in comune-Prc Ciccio Auletta e Marco Ricci in cui si chiede “di intervenire per verificare la regolarità della esecuzione dei lavori affinchè sia garantita la totale sicurezza delle strutture realizzate nell’interesse della pubblica incolumità”.

Le strutture al centro delle preoccupazioni sono quelle del complesso dei Frati Bigi e del Parco delle Torri di Cisanello, per le quali l'imprenditore Andrea Bulgarella, indagato per presunti rapporti con Cosa Nostra, avrebbe "ordinato di risparmiare sul ferro".

"Nelle cronache dei giornali infatti si legge - ricordano Auletta e Ricci - 'nell’agosto 2013 Bulgarella discute con il suo geometra dei lavori nel complesso pisano dei Frati Bigi: «Va bene, mi raccomando, risparmiare sul ferro, là». E Bosco di rimando: «Eh, già ce n’è la metà». Nel dicembre successivo un tecnico dell’impresa che per conto del gruppo Bulgarella sta realizzando a Pisa il Parco delle Torri si preoccupa per la tenuta delle fondamenta, che poggiano su una falda: «Praticamente la fondazione sotto sta subendo una spinta di circa mille chili, da 800 a mille chili, ho fatto la misura oggi. Sta galleggiando come se fosse una nave»". Da qui la richiesta di approfondire la situazione ed effettare le dovute verifiche.

E la questione è stata affrontata anche ieri in Consiglio Comunale dove la consigliera Simonetta Ghezzani (Sel) ha chiesto che “il sindaco si faccia parte attiva, anche attraverso un impegno forte del corpo della Polizia Municipale, in questo percorso di verifica dei lavori realizzati dal Gruppo Bulgarella al fine di valutare se vi siano gli estremi del reato verso l'incolumità pubblica in particolare l'art. 434 del codice penale”.  Gli ha risposto subito lo stesso sindaco Filippeschi che ha detto “che proprio stamattina, tramite il segretario generale del Comune di Pisa, Marzia Venturi, abbiamo messo in moto un meccanismo di verifica per quello che tocca fare a noi come Comune per la pubblica incolumità”.

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